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Allo stadio con libro su terrorismo: tifoso perquisito prima di Napoli-Chievo

“Mi hanno perquisito per un libro che avevo con me, manco fossi un criminale o un drogato”. E’ il racconto direttamente dalle gradinate della curva B di un tifoso napoletano che dopo quasi 15 anni di assenza dallo stadio San Paolo, la scorsa estate ha deciso di abbonarsi nuovamente alla sua squadra del cuore.

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La sua disavventura, avvenuta prima del fischio d’inizio di Napoli-Chievo, è piuttosto singolare. “Una volta mostrato il biglietto a uno steward – racconta il cinquantenne tifoso residente in Provincia di Napoli – sono stato regolarmente fermato da un altro steward per essere controllato”. Ed è qui che si verificato l’imprevisto. “Durante il controllo, avevo nella tasca della giacca un libro che ha catturato (e ci mancherebbe, ndr) l’attenzione prima dello steward e poi dei tanti finanzieri presenti all’esterno dello stadio”.

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Il libro in questione è quello dello scrittore americano Mark Juergensmeyer, dal titolo “Terroristi in nome di Dio“. “Dopo aver letto di cosa si trattava – continua il tifoso del Napoli – sono stato perquisito per oltre un quarto d’ora dai finanziari, aiutati anche da un cane antidroga. Ovviamente non hanno trovato nulla di sospetto e poco dopo era già in curva”.