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Torti arbitrali, al Napoli mancano già 4 punti. Ma De Laurentiis “smonta” Sarri

Due rigori netti. Tre se si considera quello prima concesso e poi negato dall’inusuale intervento dell’arbitro di linea (nell’occasione Rocchi) nei minuti finali di Pescara-Napoli, gara terminata 2-2 dopo la rimonta nella ripresa degli uomini di Sarri.

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Episodi (o meglio, torti) arbitrali che trovano poco risalto sui giornali nazionali, con la Gazzetta dello Sport più impegnata a esaltare le imprese casalinghe della Juve (chissà se Sassuolo e Cagliari quando verranno a Napoli giocheranno con la stessa ‘intensità’) che a sottolineare i torti arbitrali che nelle prime cinque giornate di campionato hanno già tolto quattro punti al Napoli.

Episodi che hanno mandato su tutte le furie Maurizio Sarri. Nel post gara l’allenatore toscano ha chiesto attraverso i microfoni della pay tv l’intervento della società sull’ennesimo torto arbitrale ricevuto. Il messaggio di Sarri è chiaro e si può sintetizzare così: “Non posso sempre espormi in prima persona. Su queste vicende deve intervenire la società“.

Società rappresentata da De Laurentiis, impegnato in Cina ma che su questioni arbitrali non sempre si espone nell’immediato post gara, e da Cristiano Giuntoli, il direttore sportivo ex Carpi che bene ha operato nell’ultima sessione di mercato ma che, da un punto di vista mediatico, è praticamente assente.

E allora il Napoli, e i suoi tifosi, sono costretti a subire passivamente l’onda mediatica nazionale che tende da sempre a sminuire gli episodi arbitrali contro la formazione partenopea. Attenzione: non si tratta di vittimismo ma di semplice realtà, confermata ogni volta da titoli e opinioni dove si punta il dito principalmente contro i demeriti della squadra di Sarri piuttosto che sui torti arbitrali.

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I campionati, la Juve insegna, si vincono anche così. Ci sono gare che sono difficili da sbloccare e spesso vengono decise da episodi simili a quelli verificatisi a Pescara e a Genova. Il Napoli in queste circostanze ha sempre avuto poca ‘ciorta’. E se poi qualcuno si lamenta viene etichettato con parole che il presidente napoletano del Genoa, Enrico Preziosi, ha sintetizzato a dovere:

“Noi napoletani siamo molto bravi a lamentarci, dobbiamo sempre trovare una scusa. Abbiamo sempre la sindrome dei torti arbitrali, ma se a Fuorigrotta avessimo invertito le parti, il rigore ce lo avrebbero dato a noi?”

In mattinata sono arrivate le parole, decisamente soft, di Aurelio De Laurentiis. Il presidente del Napoli, attraverso il sito ufficiale del club, mantiene un profilo basso sulla questione arbitrale (si farà sentire con chi di dovere senza eccessivi clamori mediatici?) salvo poi replicare alle parole di Sarri che aveva definito il Napoli, per ragioni di fatturato, una squadra da almeno quinto posto.

“Ho visto dalla Cina Genoa-Napoli, una partita bellissima tra due squadre che si sono affrontate a viso aperto. Ci sono state alcune decisioni arbitrali sfavorevoli, ma le decisioni degli arbitri, nel bene e nel male, vanno rispettate. Sono le regole del nostro calcio e se partecipiamo a questa competizione non dobbiamo cercare nessun tipo di alibi.

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Anche se siamo il quinto fatturato, abbiamo investito 128 milioni nel mercato quest’anno, per poter dare ai napoletani e all’allenatore una squadra competitiva, e da quello che è emerso finora mi sembra che il Napoli sia molto competitivo. Non mi resta che fare i complimenti alla squadra e all’allenatore per la partita di ieri. Forza Napoli Sempre!”.