Celebrata nella Sala Giunta di palazzo San Giacomo la prima unione civile a Napoli. Dopo sei anni di fidanzamento alle 17 di oggi, davanti al sindaco Luigi de Magistris, si sono sposati Antonello Sannino, presidente dell’Arcigay Napoli, e Danilo Di Leo, ballerino del Teatro San Carlo.
Un’unione importante per diversi motivi – sottolinea in una nota l’Arcigay -. In primis per la data scelta dalla coppia: infatti il 20 settembre ricorre l’anniversario della presa di Roma e della fine dello Stato Pontificio, ed è quindi una data simbolica perché conserva la memoria della fondazione della nazione Italiana e il trionfo del principio laico che garantisce la libera espressione di qualsiasi pensiero e opinione. Inoltre, Antonello Sannino è il primo dirigente Arcigay d’Italia a unirsi civilmente col proprio compagno, grazie all’introduzione della Legge Cirinnà nel nostro ordinamento.
“Spero che la nostra scelta possa dare coraggio ad altri – spiega Antonello Sannino, 39 anni – questa è la vittoria di tutti quelli che hanno creduto nelle unioni civili, abbiamo lottato ma la strada è lunga e mai come ora servono attivisti”. Poi il desiderio non tanto nascosto: “Vorrei un figlio anche se il mio compagno non ha ancora deciso. È una scelta che faremo più in là”.
Testimoni degli sposi Antonio Amoretti e la moglie. Antonio Amoretti, che è stato partigiano durante le quattro giornate di Napoli ed ha partecipato all’eroica liberazione di Napoli dall’occupazione nazifascista, è oggi il Presidente del Comitato Provinciale dell’A.N.P.I., di cui lo stesso Sannino è membro. Dopo il fatidico “si”, la coppia festeggerà con un ricevimento privato al Grand hotel Parker del corso Vittorio Emanuele, che pochi mesi fa ha ospitato il congresso nazionale Arcigay.