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Stesa in Via Toledo: spavento per un proiettile che è entrato in una casa

Questa notte una stesa in Via Toledo ha spaventato i residenti della zona. Il centro di Napoli si è trasformato in un vero far west. Un ragazzo in sella ad un motorino ha sparato diversi colpi di pistola, spaventando le persone presenti. Nella mattinata gli agenti di polizia hanno rinvenuto diversi bossoli per terra.

Stesa in Via Toledo: spavento per un proiettile che è entrato in una casa

Non tutti, però, sono finiti in strada. Uno di questi è entrato dentro un’abitazione. Poteva accadere una vera tragedia, se quel proiettile avesse colpito qualcuno. Per fortuna c’è stato solo tanto spavento.

La casa colpita è di Antonino Salvia, funzionario del dipartimento di amministrazione penitenziaria, figlio di Giuseppe Salvia, ex direttore del carcere di Poggioreale, ucciso negli anni ’80 dalla camorra cutoliana. Non si sa se l’obiettivo della stesa in via Toledo fosse proprio la casa di Salvia, difficile dire se si sia trattato solo di una coincidenza. Per ora gli inquirenti non si sono sbilanciati.

Non è la prima volta che a Napoli proiettili vacanti colpiscono abitazioni di persone completamente estranee al mondo della criminalità. Purtroppo sparare in aria è un’abitudine della criminalità cittadina. Lo si fa per sottolineare il controllo di una zona o solo per puro divertimento.

Pratica, questa, diffusa soprattutto nella notte di Capodanno. Uno stupido gioco, se così lo si può definire, che nel corso degli anni ha ucciso più persone. È il caso del giovane Nicola Sapra, ucciso a 24 anni, nel 2009 da un proiettile che lo raggiunse alla testa, mentre era affacciato al suo balcone di casa nella zona dei Quartieri Spagnoli. Lo stesso triste episodio accadde l’anno prima a Torre Annunziata, dove Giuseppe Veropalumbo, 30 anni, fu colpito al cuore da un proiettile, mentre poco prima della mezzanotte, giocava a carte con gli amici, nella sua abitazione al nono piano di un palazzo.