Gomorra trionfa in America. Il 24 agosto su Sundance TV l’esordio ha segnato l’inizio di una nuova era per la fiction italiana, si parla addirittura di un ritorno al neorealismo che, attraverso la serie basata sull’opera di Roberto Saviano, sta avvenendo negli Usa.
Il Wall Street Journal annuncia ai suoi lettori: “I fan di The Sopranos e The Wire hanno una nuova serie criminale da aggiungere alle loro liste“, e definisce Gomorrah “come “l’esportazione televisiva italiana di maggiore successo“. Lo stesso Saviano ha raccontato le reazioni negli States: “I primi americani che si sono avvicinati a Gomorrah sono rimasti colpiti dall’assenza del Bene. Si costringe lo spettatore a entrare fino in fondo in quella realtà, a immergersi in quel punto di vista, senza fuggire subito verso la figura del poliziotto buono“.
Questa mattina lo scrittore napoletano ha addirittura scritto un lungo post su Facebook in cui mette alla berlina tutte le critiche che Gomorra ha dovuto subire in questi anni, dall’istigazione alla violenza, all’emulazione degli adolescenti fino allo “Sputtanapoli”: “Dove sono tutti quelli che dicevano che Gomorra diffamava Napoli (usando anche l’orrida espressione “sputtanapoli”)? Negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Francia… ovunque si parla del talento italiano, del nostro coraggio di saperci raccontare. Dove sono quelli che parlavano di cattiva pubblicità per la città? La compagnia aerea EasyJet ha dichiarato che l’azienda sta investendo di più su Capodichino perché Gomorra attira nuovi turisti a Napoli. Forse la diffamazione e la presunta distruzione dell’immagine erano solo alibi strumentali all’invito all’omertà fatto da chi vive con rabbia per non essere stato in grado di comprendere e raccontare il mondo che attraversa“.