Alla fine della battaglia lacrime di gioia. In acqua si è vista tutta la voglia di combattere delle ragazze che si sono battute come delle leonesse. Adesso, sistemata la pratica russa, le atlete della pallanuoto si concentreranno sulla partita più attesa, la sfida che vale una carriera: la finale dell’Olimpiade. L’oro è vicino.
La partita
Il match è stato subito in salita per le azzurre, sotto di due gol. Ma la caparbietà delle nostre atlete è iniziata a venire fuori. Dopo un primo quarto un pò in ombra, la determinazione delle italiane scoppia come un fulmine a ciel sereno. L’Italia si ritrova nella seconda frazione di gioco con un doppio vantaggio: ed è 4 a 2. Il terzo tempo è il migliore delle ragazze del tecnico Conti. Addirittura l’Italia vola sull’8 a 4. L’ultima parte della partita è quella più delicata che fa soffrire tutti: protagonisti e tifosi. La Russia alza la sua linea di difesa e le azzurre faticano ad arrivare sotto porta. Inizia ad emergere la fisicità delle russe che mettono in difficoltà le nostre ragazze. Ma quest’ultime con grande intelligenza tattica e sacrificio riescono a sfruttare meglio le superiorità numeriche a disposizione e mantengono il vantaggio fino al fischio finale. Dopo è solo felicità. Adesso tutte pronte per la finale.
C’è molta Napoli in questa pallanuoto italiana
La provincia di Napoli è la seconda provincia più rappresentata a Rio dopo quella romana. Anche nella pallanuoto italiana c’è una bella compagine napoletana. A partire dal vice tecnico della squadra femminile Paolo Zizza, head coach della Canottieri Napoli di cui è un simbolo. Ha iniziato da giocatore, poi ha allenato a partire dalle prime categorie giovanili, fino a giungere in prima squadra e ora si gode la permanenza in A1, la massima serie, a competere per lo scudetto e importanti piazzamenti europei. Anche tra gli uomini non mancano le stelle: Alessandro Velotto, campione sempre della Canottieri, è di Ponticelli. A proposito anche i “maschietti” sono in finale e giocheranno contro la Serbia.
