Torre Annunziata. La convivente come erede universale. L’uomo alla sua morte beffa i quattro figli e, poco prima di spegnersi, firma davanti al notaio un testamento per cui lascia tutti i suoi beni alla nuova compagna.
I quattro figli dell’uomo non ci stanno a questa situazione e impugnano il testamento ritenendolo falsato in quanto il padre, al momento della firma davanti al notaio, non era in grado di intendere e di volere. I giudici della Cassazione però hanno rigettato il ricorso.
Niente da fare per i quattro presunti eredi i giudici hanno deciso che il testamento non è stato falsato e che l’uomo non era incapace di intendere e di volere al momento della firma presso il notaio del nuovo testamento.