Pozzuoli. L’antica necropoli romana usata dai tossicodipendenti per consumare droghe e avere rapporti intimi. È questo lo scenario di degrado in cui versano le tombe a Pozzuoli, chiuse ai turisti ma aperte ai vandali. Il fotoreportage è stato riportato dall’edizione online de Il Mattino.
Un’area sepolcrale di duemila anni fa, patrimonio archeologico della Campania, è in preda agli atti osceni delle persone e non si fa nulla per impedire che ciò avvenga. Solo delle ringhiere, facilmente scavalcabili, proteggono, o meglio dovrebbero proteggere, i ruderi romani: 14 mausolei funerari.
I gruppi di ragazzi che si recano in questo posto prima fumano cobret e poi hanno dei rapporti intimi in preda allo stato di alterazione che questa droga fa provare. I residenti della zona hanno provato a segnalare alle attività ciò che avviene in questo luogo sacro e per cercare un aiuto per ripulire questo posto da sporcizia, rifiuti di ogni tipo e puzze di escrementi e urina.