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Napoli, Robert Plant incanta l’Arena Flegrea con la sua musica

Sono le 22 in punto quando si spengono le luci e i Sensational Space Shifters fanno il loro ingresso sul palco. Subito dopo appare lui: camicia azzurra (chissà se è un caso) e inconfondibile chioma.

Napoli, Robert Plant incanta l'Arena Flegrea con la sua musica

Robert Plant ha 68 anni ma la sua figura ricorda sempre quella leggendaria degli anni ’70, quando cantava con i Led Zeppelin. Le sue movenze sono solo un pò più lente ma quando inizia a cantare dimostra di avere ancora una voce unica e inimitabile.

Il concerto è uno show dove il rocker instaura subito un rapporto empatico con la platea. Il pubblico si fa trovare pronto e stupisce per un dettaglio: ci sono giovani e meno giovani ad assistere al live. Questo dimostra come la musica di Plant sia multigenerazionale.

Sir Robert propone insieme alla sua nuova band, composta da eccellenti musicisti, nuovi brani ma anche grandi successi risalenti ai tempi dei Led Zeppelin. È qui che si comprende la grandezza dell’artista. Plant ha dimostrato di poter andare oltre il mito della sua vecchia band. Ha reso possibile il poter recidere un legame indissolubile, per esplorare la propria libertà musicale e creativa.

Se Plant fosse stato un contenitore e l’avremmo aperto, sarebbero usciti il blues, il rock, il folk, il country, melodie africane e suoni elettronici. Il bello è che insieme ai Sensational, tutti questi generi si fondono, diventandone uno soltanto.

La serata si infiamma quando vengono suonati e cantati i successi dei Led Zeppelin: “Black Dog” con una base ritmica nuova e magnificamente riarrangiata; “What Is and What Should Never Be” mostra quanto Plant sia un animale da palcoscenico; “Dazed and Confused” lasciata così come è, fedele alla versione originale; “Babe I’m Gonna Leave You” che emoziona e commuove gli spettatori; “Whole Lotta Love” e “Rock and Roll”, semplicemente il gran finale, il momento dove tutti balzano in piedi perché è impossibile resistere ai quei riff di chitarra.

Robert Plant ha anche fatto capire che non può fare a meno di chitarristi virtuosi e scenici allo stesso tempo. Justin Adams e Liam “Skin” Tyson sono perfetti per il ruolo. L’alchimia tra loro è incredibile.

Il rocker e frontman regala anche una chicca ai napoletani accorsi numerosi (più di 6mila persone) ad assistere al suo concerto. Una versione poetica, ovviamente tradotta in inglese, del capolavoro della canzone napoletana: “Torna a Surriento”.

Ha affermato Plant: “Io adoro, amo la canzone e la musica napoletana. Hanno una funzione epica e muovono sentimenti che nessuna altra melodia potrà mai comunicare“.

Anche noi ti amiamo Robert, amiamo il modo con cui fai e vivi la musica. Vieni a Napoli quando vuoi, sarai il benvenuto. Se oltre con i Sensational vuoi tornare anche in compagnia di Jimmy Page e John Paul Jones meglio ancora. O forse no, non ne hai più bisogno e da tempo ormai.

Guarda il video dell’esibizione: