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Haccademia di Aniello Falanga, dove gustare la pizza in pieno stile slow food

Aniello Falanga, pizzaiolo dal 1985, ha aperto la sua prima pizzeria nel 1988. Da allora sono passati circa 30 anni e tanti successi. Infatti il Maestro ha conquistato il titolo di “Campione Nazionale di Pizza di Qualità”, fino a diventare nel 2004 “Campione Mondiale di Pizza Classica“. Consigliere e Promotore della Pizza Napoletana, dopo forti esperienze all’estero e in particolare a New York è rientrato in Italia e adesso gestisce la Pizzeria Haccademia che si trova a Terzigno in provincia di Napoli.

haccademia

Siamo stati a trovare Aniello nella sua pizzeria. La location, facilmente raggiungibile dall’autostrada, è nel comune di Terzigno ma in realtà è molto più vicina al centro di Boscotrecase. Colorata e molto accogliente, fa sentire i clienti come in casa propria. A partire dalla gestione familiare, con la moglie Loredana, che pone attenzione ad ogni particolare, supportata dai figli pronti a rispondere ad ogni esigenza del cliente.

Mangiare da Haccademia vuol dire realizzare un percorso enogastronomico che attraversa tutte le province e ripercorre tutte le eccellenze culinarie della nostra regione. La ricerca e riscoperta delle materie prime è la forza di Falanga: Dal pomodorino del piennolo del Vesuvio al maialino nero di Caserta passando per il fiordilatte di Tramonti fino al caciocavallo di Castelfranco. Un viaggio tra odori e sapori speciali il tutto annaffiato da vini doc per concludere con un liquore alla mela annurca unico nel suo genere.

Durante la nostra cena abbiamo avuto modo di scambiare qualche battuta con Falanga. Riportiamo qui quanto ci ha detto sulla sua carriera, professione, vita.

Maestro, i suoi prodotti “finiti” hanno un gusto particolare, come ci riesce?
Perché la mia è una ricerca che parte dalle materie prime. A partire dalle farine fino a tutti gli altri ingredienti che servono per comporre una pizza. La settimana scorsa sono stato in un’azienda di Faicchio nel Sannio che ha messo i maiali neri allo stato brado. Una vera eccellenza della nostra terra che è tra i miei fornitori. Curo ogni particolare e utilizzando questo genere di prodotti riesco a realizzare le pizze che potete mangiare solo qui.

Come entra in contatto con queste aziende?
Con molte grazie alla partnership con Slow Food che è importante per la nostra attività e ci permette di entrare nella guida annuale e di conoscere le altre aziende associate.

Come sceglie i prodotti?
Li assaggio e quelli che mi piacciono li acquisto e li porto nel locale. Penso quelli che possono andare bene per la mia clientela.

Come nasce una ricetta per una nuova pizza?
Assaggio i prodotti singolarmente e poi li abbino per creare una pizza. A volte ci metto anche qualche giorno. Non faccio però accostamenti troppo spinti, cerco sempre di mantenere un equilibrio tra i vari prodotti. Ad esempio ho conosciuto un’azienda in provincia di San Salvatore Telesino che fa tanti formaggi tipici locali e con cui farò una 4 formaggi senza gorgonzola, taleggio, svizzero ma esclusivamente con latticini delle nostre zone.

Quanto porta in termini economici essere associati a Slow Food?
E’ molto importante, riusciamo ad accedere ad una clientela di un altro tipo. Persone che conoscono i prodotti particolari e che apprezza poi le nostre ricette. Ho sposato questo progetto poiché i loro prodotti sono molto buoni e recuperano tutta una serie di tipologie che stavano scomparendo.

Come mai la scelta di aprire a Terzigno?
Dopo 20 anni con una pizzeria a Pompei, e un’esperienza all’estero che mi ha fatto stare lontano dal mercato italiano, ho scelto di venire a Terzigno per creare un locale più accessibile ai clienti con parcheggio e tanti altri servizi.

Perché Haccademia?
Sono 15 anni che faccio formazione e Haccedemia fa capire che qui c’è chi fa continuamente formazione, ricerca, per fornire un prodotto sempre di maggior qualità ai suoi clienti.