In Turchia durante la notte un’ala militare ha eseguito un colpo di stato ciò ha generato una vera e propria guerra civile. Il golpe è fallito ma il bilancio della nottata di guerriglia è drammatico: 190 morti, si tratta di 41 ufficiali di polizia, due soldati, 47 civili e 104 persone descritte come complottisti, e 1154 feriti.
Quasi 3000 i militari arrestati. Il premier turco Binali Yildirum ha dichiarato che anche se la Costituzione non prevede la pena di morte non è detto che non avvengano cambiamenti legali per far sì che ciò che è successo non accada mai più.
Il presidente Erdogan, in un primo mento andato via, è ritornato nel paese facendosi acclamare dai suoi sostenitori. Le parole del premier Yildirum nei confronti del sospettato golpista, Fethullah Gulen, e del paese che lo ospita, gli Usa, sono state molto dure:
“Non riesco a immaginare un Paese che possa sostenere quest’uomo. Questo leader di un’organizzazione terroristica, soprattutto dopo la scorsa notte. Un Paese che lo sostenga non è amico della Turchia. Sarebbe persino un atto ostile nei nostri confronti!.
Agli Usa è stata già chiesta l’estradizione dell’uomo.
