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Capodimonte, riapre la sala dedicata all’arte contemporanea

Riapre a Capodimonte la Sezione di Arte contemporanea, la prima realizzata in Italia in un museo di arte antica dagli anni ’70. Come riportato da La Repubblica, i lavori sono terminati e la sala è pronta ad accogliere il pubblico. Ci è voluto più tempo del previsto in quanto sono state restaurate circa 90 opere.

Capodimonte, riapre la sala dedicata all'arte contemporanea

Gli ingressi sono consentiti in orario prolungato dalle 8.30 alle 19.30. Sarà possibile accedere alla sezione utilizzando la nuova Artecard che consente di unire in unico circuito del contemporaneo Napoli e Caserta.
Afferma il Direttore Bellenger:

Con questa operazione  il museo prosegue nella sua opera che mette al centro il pubblico e la didattica. Ritengo la sezione del contemporaneo una parte strutturale e fondamentale del museo, in dialogo con le altre opere presenti e il parco. Presto ci saranno altre importanti novità che intendono dare di Capodimonte un’immagine globale del museo e del parco, nonché della storia dell’arte, in costante e proficuo rapporto che va al di là delle epoche e dei contesti.

Per l’occasione è arrivata anche una nuova e importante opera di Cy Twombly dal titolo “Io e Zeus” del 1963, grazie ad un prestito temporaneo della galleria tedesca Karsten Greve, che va ad aggiungersi al “Grande Cretto” (1978) di Burri, “Vesuvius” (1985) di Andy Warhol, “Onda d’urto” (1987) di Mario Merz, “Indizi-Opera in situ” (1987-1996) di Daniel Buren, “Vasca” (1984) di Mimmo Paladino, “White Bands in a Black Room” (2002) di Sol LeWitt, “Mare Nostrum” (2006) di Anselm Kiefer, “Strade della città” (2009) di William Kentridge e di tante altre star dell’arte. Ma non solo.

Viene esposta anche la foto di Massimo Piersanti che ritrae Graziella Lonardi Buontempo, scomparsa nel 2010, a cui la Sezione di Arte Contemporanea è dedicata, insieme ad una sua frase stampata su di un pannello.