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Agguato Ponticelli: la testimonianza di una15enne che era lì

Agguato Ponticelli: sono passati due giorni da quando due sicari a piedi hanno fatto irruzione all’interno di una sala giochi, sparando e uccidendo Raffaelle Cepparulo e Ciro Colonna. Il primo, un 25enne, era uno degli esponenti del clan Barbudos e, secondo gli inquirenti, era l’obiettivo principale dei killer.

Ciro Colonna è l’altra vittima dell’agguato a Ponticelli. Un giovane di 19 anni incensurato, che potrebbe essere un innocente ucciso per sbaglio, poiché da una prima ricostruzione, sembrerebbe che non avesse alcun legame con Cepparulo e i suoi affari camorristici. Su questo stanno indagando gli inquirenti, per accertare quali fossero le attività del giovane e cosa centrasse con il raid avvenuto due giorni fa.

Agguato Ponticelli: intanto spuntano le prime testimonianze. Come riporta il quotidiano Il Mattino, è una giovane 15enne a parlare di quel terribile pomeriggio nella sala giochi. I killer sono entrati quando la sala era piena di gente che giocava. La ragazza ha raccontato precisamente quello che ha visto, i due sicari sarebbero entrati da due lati diversi, uno ha colpito subito Raffaele. Le persone nella sala giochi sono scappate appena hanno udito il rumore degli spari.

Anche Ciro Colonna, dice la ragazza, in un primo momento è scappato, poi gli sarebbero caduti gli occhiali e quando si è piegato per riprenderli, il killer l’ha freddato, sparandogli al torace:

“Erano in due, sono entrati da due porte diverse. Uno, quello che ha ucciso Raffaele, avanzava dall’uscio sul retro, l’altro è arrivato dalla porta principale. Nel circolo c’erano diverse persone: chi chiacchierava, chi giocava a carte, chi a biliardo. Quando l’assassino ha sparato la prima volta siamo scappati tutti, anche Ciro. Ma gli sono caduti gli occhiali, si è calato per prenderli, quando si è rialzato l’altro bandito gli ha puntato l’arma contro e ha fatto fuoco”.

È una testimonianza precisa quella della giovane 15enne, che ha assistito a tutta la scena. Ciro dopo essere stato sparato era ancora vivo, qualcuno l’ha trasportato d’urgenza in macchina alla struttura ospedaliera Villa Betania, dove è morto poco dopo. Un amico racconta che il suo volto era intatto e non aveva segni di fori. Si era detto che i killer avessero sparato anche in faccia alle due vittime. Ma ad uccidere Ciro sarebbe stato un unico colpo al torace.

Agguato Ponticelli: secondo le prime ricostruzioni Ciro era un bravo ragazzo, che stava cercando di conseguire il diploma, frequentando una scuola serale. I residenti del lotto 0 del quartiere, dove viveva il giovane 19enne, dopo quest’ultimo episodio, denunciano la situazione di degrado in cui sono costretti a vivere, come si legge dal sopracitato quotidiano:

“E allora ditecelo voi, che dobbiamo fare quando abbiamo finito di faticare? Non dobbiamo nemmeno scendere da casa? Dobbiamo vivere tra quattro pareti? Ma lo capite che non abbiamo nemmeno venti anni? Come Ciro che ne aveva 19 e che aveva diritto a vivere”.