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Parla il marito di Cristina Alongi, la donna uccisa dall’albero al Vomero

Il marito di Cristina Alongi, la donna morta per la caduta dell’albero in Via Aniello Falcone al Vomero, scrive una lettera al direttore del Corriere del mezzogiorno in vista delle prossimi elezioni domenica 5 giugno.

cristina alongi

IL FATTO. Cristina Alongi fu schiacciata da un pino caduto all’interno della sua auto in Via Aniello Falcone, strada molto trafficata del Vomero. Era il 10 giugno del 2013, la donna aveva solo 44 anni. Il 27 maggio, poco prima del tragico episodio, un esercente della zona aveva telefonato i vigili del fuoco per segnalare la presenza pericolante dell’albero in questione, questi a loro volta si erano rivolti alla polizia municipale, ma nessuno era intervenuto.

Ad oggi è ancora in corso il processo penale contro una funzionaria agronoma del comune, un vigile del fuoco e un vigile urbano. Il marito di Cristina Alongi però decide di uscire dal silenzio che si era imposto perché trova assurda la mancanza di informazione sulla vicenda e soprattutto la situazione in aula in cui gli uffici istituzionali spalleggiano addirittura screditando quell’unico cittadino che aveva fatto qualcosa, la telefonata di allerta.

L’uomo afferma che non voterà domenica perché da nessuno ha sentito parlare di sicurezza del cittadino nel senso quotidiano ma solo da un punto di vista della criminalità. Conclude poi la lettera affermando che forse la sicurezza del cittadino non è un bene comune.