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A vecchia e trenta ‘e maggio mettette ‘o trapanaturo a ‘o ffuoco: l’origine del detto

Napoli è famosa in tutto il mondo per i suoi proverbi e modi di dire. Ne abbiamo uno per ogni occasione e il mese di maggio non si sottrae a questo diktat. “A vecchia e trenta ‘e maggio mettette ‘o trapanaturo a ‘o ffuoco” è un antico detto partenopeo dedicato ai cambiamenti climatici.

Un proverbio che letteralmente significa: “La vecchia il 30 maggio mise l’aspo sul fuoco“. Una frase complicata e misteriosa che non subito fa trasparire il vero significato di questo antico detto.

Il vero enigma sta tutto nel termine trapanaturoIn italiano si traduce con aspo ed è l’attrezzo che serve per ridurre il filo in matassa. L’arnese è costituito da un bastone attaccato a due traversine laterali.

Ma perché la vecchiarella dovrebbe gettare il suo attrezzo prezioso nel fuoco? La risposta è semplice. È arrivato maggio e con lui il bel sole e dunque la vecchia ha deciso di riporre tutte le cose invernali in cantina. Ma il freddo è sempre in agguato e anche a fine maggio può colpire in maniera inaspettata. E allora l’anziana donna non avendo nulla con cui accendere il fuoco ha dovuto sacrificare ‘o trapanaturo per non morire di freddo.

A vecchia e trenta ‘e maggio mettette ‘o trapanaturo a ‘o ffuoco: metafora della vita

Il proverbio è ovviamente una grande metafora sull’umanità. Mai pensare che esistano cose fisse. I cambiamenti sono dietro l’angolo e anche se nella vita pensiamo di aver trovato la serenità e mai più niente potrà cambiare, dobbiamo essere molto cauti e prepararci. Esattamente come quando a maggio splende il sole tutto il mese e noi siamo convinti che ormai l’estate sia arrivata. Dobbiamo fare attenzione, perché il trenta maggio potrebbe arrivare una tempesta di freddo alla quale dobbiamo essere preparati sempre.

Insomma i proverbi napoletani non smettono mai di stupire per le riflessioni che aprono sul mondo e sulla vita di tutti noi. Un patrimonio da curare e portare in trionfo che esprime quella napoletanità genuina e che fa delle antiche tradizioni un’arma potentissima per affrontare al meglio il futuro.