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Ciro Esposito, parla la difesa: “De Santis ha agito per legittima difesa”

Continua il processo per la morte di Ciro Esposito, il tifoso del Napoli ucciso con colpi di pistola dall’ ultras Daniele De Santis, durante la finale di Coppa Italia nel 2014. Era il 3 maggio e la tifoseria del Napoli si trovava a Roma per la finale contro la Fiorentina quando Gastone fece fuoco contro un gruppo di persone colpendo Ciro. Il ragazzo morì dopo 50 giorni di agonia.

Per De Santis i pm e gli avvocati della famiglia Esposito hanno chiesto l’ergastolo. Come si apprende dal quotidiano Ilmattino.it ieri in aula l’avvocato Tommaso Poli, difensore dell’ultras della Roma ha dichiarato: “La pistola con cui Daniele De Santis ha fatto fuoco non era sua perché non aveva armi con sè. Per lui chiedo l’assoluzione per legittima difesa“.

Le motivazioni per tale richiesta, secondo Politi, sarebbero da ricercare nell’origine dell’episodio terminato con la tragica morte di Ciro Esposito: “De Santis era già in fin di vita quando venne raggiunto, nel vialetto di accesso al Ciak Village, dal gruppo di tifosi del Napoli di cui faceva parte Ciro Esposito. Era gravemente ferito ad un piede e raggiunto da coltellate. Aveva cercato di fuggire e mettersi in salvo chiudendo il cancello del Ciak Village”.