Ricetta delle deliziose napoletane. Sui vassoi della piccola pasticceria della domenica ci sono alcuni dolci che non devono mai mancare. Chi non aspetta il pasto domenicale per potersi concedere il dolce sgarro e ‘na bella guantier’ ‘ra pasticcerij’? Le deliziose napoletane sono biscotti farciti con crema al burro e granella di nocciola e poi ricoperto con zucchero a velo.
Foto: Pasticceria Leopoldo-Casa Infante
Insieme a sfogliatelle, code d’aragosta, babà e choux, le deliziose napoletane sono un must della pasticceria partenopea. Sicuramente le origini del nome di questo dolce derivano dalle parole di stupore utilizzate per descriverlo dopo il primo morso: “Deliziose!!“.
Ricetta delle deliziose napoletane, l’originale: gli ingredienti dei biscottini ripieni, protagonisti del vassoio domenicale
Ingredienti:
- 500 gr di farina “00”
- 100 gr di strutto
- 100 gr burro
- 100 gr di zucchero
- 2 tuorli
- acqua q.b.
- la buccia grattugiata di 1 limone
- 300 gr di granella di nocciole
- 200 gr zucchero e velo
- 100 gr burro
- essenza di vaniglia o una busta di vanillina
Procedimento:
Per prima cosa preparate la frolla per i biscotti. Adagiate su un piano di lavoro la farina a fontana. Aggiungete lo zucchero e poi un po’ per volta lo strutto e il burro, impastando bene. Si formerà un impasto sabbioso che pian piano dovrete riscaldare con le mani. Aggiungete poi la buccia di limone grattugiata e i tuorli. Impastate fino ad ottenere una palla di pasta e lasciate in frigo per un’ora.
Dopo che si sarà raffreddata potrete stendere la pasta frolla e formare i biscotti con i bicchieri. Ora infornate a 180° per 20 minuti.
Nel frattempo preparate la crema montando burro, zucchero a velo ed essenza di vaniglia e conservate in frigo. Una volta pronti i biscotti potrete finalmente farcirli con la crema al burro, livellarli e cospargere il contorno con la granella di nocciole. A questo punto ricoprite i biscotti ripieni con lo zucchero a velo. Ora che sono pronte le potete servire e vedere se sono all’altezza di quelle del pasticciere.
Se siete stati bravi potrete dire: “Ua e che delizij!” e capire perchè se chiamman’ accussì.
