L’ultimo racconto su Napoli ce lo regala l’articolo di un giornalista romano, scritto dopo una visita in città. Cristian Martini Grimaldi collabora con L’Osservatore Romano, Il Messaggero e L’Huffington Post e proprio su quest’ultimo ha pubblicato una lunga riflessione sul capoluogo campano. Un commento positivo che descrive una città diversa dall’immagine troppo spesso data dai media.
Il giornalista romano ha voluto scrivere un racconto su Napoli per descrivere il vero volto di questa città. All’interno del suo articolo spiega che è venuto in visita nel capoluogo campano pieno di preconcetti sulla sua gente e i suoi pericoli. Ha spiegato che questo splendido luogo è troppe volte vittima di accuse eccessive. Secondo Grimaldi i media sono soliti incentrare la loro attenzione sulla criminalità che caratterizza Napoli, spesso esagerando. Come si legge dall’articolo pubblicato sulla versione italiana del blog L’Huffington Post:
“Piuttosto sono le notiziole di cronaca, quelle che pretendono di raccontare fedelmente la realtà di ogni giorno (…). Ti capita di chiedere a dei passanti giapponesi poggiati sul parapetto di Castel dell’Ovo e come minimo ti aspetti che se la diano a gambe levate per paura di un taccheggio. E invece non solo ti ascoltano ma cosa ti dicono? “Avevamo prenotato tre giorni a Roma e solo uno a Napoli, intimoriti da quello che si legge sui giornali. Ci siamo pentiti””.
Il giornalista procedendo il suo racconto su Napoli, ha voluto sfatare il luogo comune che in questa città non si userebbe il casco in motorino. Grimaldi è rimasto colpito quando ha potuto osservare con i suoi stessi occhi, che nel capoluogo campano la maggior parte della popolazione utilizza questo sistema di sicurezza. Nel suo articolo parla anche dei prezzi che ci sono in città, molto più bassi rispetto a Roma. Prima di visitare il capoluogo campano era convinto che nella città partenopea i commercianti provassero a fregare i turisti, dopo aver ordinato un caffè si è reso conto che anche questa è una falsa credenza.
Il racconto su Napoli di Grimaldi si conclude con una serie di quesiti. Il giornalista si domanda come sia possibile che l’immagine del capoluogo campano che trasmettono i media si discosti così tanto dalla realtà:
“Due domande nascono ora spontanee: ma che razza di napoletani ho incontrato? L’altra è: che razza di napoletani ci raccontano i media? (…) Napoli criminale? … è tutta invidia. ALTROCHÉ”.
