Aggiornamenti sulla sparatoria a Secondigliano avvenuta questa notte e che ha preso di mira la caserma dei Carabinieri di via dei Tessitori di Seta nel famoso quartiere della periferia nord di Napoli. A compiere il gesto intimidatorio, che per fortuna non ha riportato nessun danno a persone, sarebbero stati dei giovanissimi. I ragazzini avrebbero sparato oltre 10 colpi di arma da fuoco (con mitra, fucili e Ak-47) contro la caserma procurando danni sui muri dell’edificio e ad alcuni veicoli parcheggiati in zona.
L’ Ansa ha riportato la dichiarazione imminente del generale delle forze armate Antonio De Vita: “non ci facciamo intimidire. L’azione dimostra che la presenza dell’arma nel territorio è incisiva e che le continue, martellanti operazioni danno molto fastidio. Continueranno in maniera sempre più marcata. Con molta probabilità a sparare sono stati ragazzi molto giovani. A loro dico: deponete le armi, la vita non è un videogioco o uno slogan sui social“.
La sparatoria a Secondigliano sarebbe stata dunque causata da giovanissimi. È forse questa la notizia più inquietante. La camorra ha bisogno di nuove leve. Negli ultimi mesi gli arresti effettuati dalle forze dell’ordine hanno portato ad un indebolimento dei clan che hanno subito provveduto a riorganizzarsi. Sono sempre i più giovani il bersaglio preferito per assumere nuova “manovalanza”. È per questo che servono non solo più controlli, ma anche più impegno da parte delle istituzioni. Le scuole dovrebbero rimanere aperte anche nel pomeriggio nei quartieri difficili. Ciò impedirebbe ai giovanissimi di stare per le strade ed essere attirati nella rete della criminalità organizzata. L’appello del generale De Vita, che invita a deporre le armi, è dunque sacrosanto.