Il Lago Fusaro è un tratto di mare chiuso tra Torregaveta e Cuma, poco distante da Napoli. In questo magnifico specchio d’acqua, all’epoca dei Borbone, Ferdinando IV decise di far costruire una villetta dall’architetto Luigi Vanvitelli, da qui il nome di casina Vanvitelliana, famosa per la sua bellezza. Questa divenne un luogo di feste sfrenate. Ma il lago si trasformò presto anche in una fruttifera coltivazione di ostriche, i molluschi pregiati dal sapore afrodisiaco. In pochi anni le ostriche del Fusaro iniziarono a essere esportate in tutto il continente, guadagnandosi la fama di essere tra le più buone d’Europa.
In realtà, però, i primi allevamenti di ostriche in questo lago sorsero molti anni prima, all’epoca degli antichi romani. Fu Sergius Orata, personaggio dell’antico mondo romano, che vide nel lago Fusaro il luogo adatto per iniziare un allevamento di pesce e di ostriche. La sua idea si rivelò ben presto geniale. Orata, infatti, si arricchì in poco tempo grazie allo squisito mollusco. A testimoniare le origini delle coltivazioni di ostriche nel Lago Fusaro, c’è un racconto di Plinio Il Vecchio, scrittore di quell’epoca.
“Sergio Orata fu il primo in assoluto che ideò nella sua residenza di Baia dei vivai per le ostriche, al tempo dell’oratore Licinio Crasso, prima della guerra contro i Marsi; spinto non tanto dalla gola quanto dalla sua brama di denaro, poiché sapeva trarre dal suo fertile ingegno grossi profitti (…). Lui per primo ottenne un ottimo sapore dalle ostriche del Lago Lucrino, poiché gli animali acquatici, anche se sono della stessa specie, sono migliori o peggiori a seconda del luogo in cui vengono catturati”.
Lago Fusaro, le ostriche non sono una specialità esclusiva della Francia
Le ostriche nell’immaginario collettivo sono sempre state una specialità tutta francese. Sebbene il paese dell’Eliseo sia un vero specialista di questo pregiato mollusco, le sue origini risalgono ai tempi degli antichi Romani. Le ostriche, infatti, come dimostra il racconto sopracitato apparvero anche in Campania. E allevamenti di ostriche in quel luogo furono installati anche ai tempi dei Borbone. Era il 1764 quando Ferdinando IV vide nel Lago Fusaro una possibile fonte di ricchezza, decidendo di coltivarci le ostriche. In poco tempo l’allevamento iniziò a produrre ottimi risultati, esportando il pregiato mollusco nei paesi del vecchio continente. La sua fama portò le ostriche coltivate nella zona del Fusaro a essere considerate tra le più buone d’Europa. Ancora oggi in questo posto incantato è possibile gustare il famoso mollusco.