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Verissimo, Massimiliano Morra e le discriminazioni perché napoeltano

Oggi la puntata di Verissimo, programma tv che va in onda ogni sabato su Canale 5 e condotto da Silvia Toffanin, ha dato la voce a molti ospiti tra cui un napoletano che da poco ha incominciato la sua strada in salita nel mondo delle fiction. Si tratta dell’attore e modello napoletano Massimiliano Morra, all’anagrafe Gabriele Massimiliano Morra.

Classe ’86, il bel Massimiliano ha esordito in importati serie tv accanto a Manuela Arcuri come “Il peccato e la vergogna“, la miniserie televisiva “Pupetta – Il coraggio e la passione” e ancora lo ritroviamo accanto a nomi importanti come Sabrina Ferilli e Virna Lisi in “Baciamo le mani“. Ora è attualmente in tv con “Non è stato mio figlio” cooprotagonista insieme a Gabriel Garko, Stefania Sandrelli e Adua del Vasco.

Il suo curriculum si sta arricchendo di importanti lavori, ma non è stato semplice arrivare fino a questo punto; e non per la normale gavetta o per la difficoltà di ruoli che potesse indossare come un guanto. Gli ostacoli sono stati tutt’altri e li ha raccontati alla conduttrice di Verissimo. Senza peli sulla lingua, Massimiliano Morra, ha raccontato quanto le sue origini napoletane abbiano influito nella scelta dei “grandi del settore” ad assumerlo o meno per un determinato ruolo. L’attore, e più bello d’Italia 2010, ha riferito che quelle prese di posizione nei suoi confronti, per via della sua provenienza, sono diventate più chiare in un secondo momento. Tuttavia Morra ce l’ha fatta. Ora lavora con produzioni di successo ed è riuscito a sganciarsi da quegli stereotipi che per forza tutti i media vogliono affibbiare ai napoletani di qualsiasi estrazione sociale. Cosa aggiungere se non un “grazie Massimiliano” a nome di tutto il popolo partenopeo?