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Piazza del Gesù: la misteriosa figura in cima all’obelisco

Piazza del Gesù è uno dei luoghi più famosi di Napoli. Ha sede in questa splendida location la chiesa del Gesù Nuovo (strabiliante esempio di barocco napoletano), e poco più avanti il noto monastero di Sana Chiara. Esiste però un altro monumento che attira l’attenzione di turisti e cittadini al passaggio in Piazza del Gesù: parliamo dell’obelisco posto al centro della piazza. Non tutti sanno che la sua guglia nasconde un segreto inquietante e misteriosissimo.

L’obelisco dell’Immacolata di Piazza del Gesù, alto trenta metri, è stato costruito nel 1700 per volere del gesuita padre Francesco Pepe su progetto di Giuseppe Genoino e rimpiazzò una vecchia stata equestre raffigurante Filippo V. Il segreto si riferisce alla statua dell’Immacolata voluta dai gesuiti. Tale statua nasconde una suggestione davvero particolare. Guardando l’obelisco tenendo di fronte la chiesa del Gesù Nuovo, appare il volto della Madonna limpido e sereno. La madre di Dio sembra proprio vegliare sulla città. Cambiando angolazione, invece, ci appare la macabra scoperta. Mettendosi di spalle al Liceo Genovesi e alzando lo sguardo al cielo, si vede nitidamente una figura con cappuccio recante in mano una falce. Stiamo parlando dell’angelo della morte in persona.

Obelisco di piazza del Gesù: immacolata o morte?

I misteri della piazza non finiscono qui. La chiesa del Gesù nuovo possiede un arcano segreto che nessuno riesce a svelare. La facciata della chiesa è ricoperta di blocchi di pietra. Su ognuno di questi blocchi è scolpito un simbolo che non è presente in nessun alfabeto del mondo. Qualcuno ha avanzato l’ipotesi che si tratti di uno spartito musicale ed ognuno di quei simboli rappresenti una nota diversa che andrebbe a formare una dolce melodia. Altri avanzano invece ipotesi del complotto: la massoneria starebbe mandando un messaggio. Senza contare che poco distante, presso Piazza San Domenico, si aggira pure il fantasma di Maria d’Avalos. Il fascino di questi luoghi è davvero superlativo.