Si chiamava Antonietta De Alteriis la donna di 65 anni travolta mercoledì mattina da un tir, e successivamente da più auto, sull’Asse Mediano, la statale 163 che collega la città di Napoli con la Provincia.

Immagini davvero drammatiche quelle che hanno trovato al loro arrivo i soccorritori, con il corpo straziato della vittima, identificata solo dopo diverse ore. Si è costituito stesso in mattinata l’uomo alla guida del camion che ha travolto e ucciso la 65enne. Si tratta di un 39enne originario di Cesa, in provincia di Caserta. “Improvvisamente ho avvistato una sagoma dinanzi a me. Non ho fatto in tempo a frenare e l’ho colpita” ha riferito ai carabinieri visibilmente sconvolto.
Donna travolta sull’Asse Mediano, corpo straziato. Il terribile VIDEO
Ma come faceva a trovarsi sull’Asse Mediano tra le 6 e le 7 del mattino la vittima? E’ una domanda che non trova ancora risposte nonostante sono diverse le ipotesi, tra cui quella che la donna stesse inseguendo il cane sfuggito al suo controllo.

“Quel che pare più certo – scrive il portale d’informazione Internapoli.it – è il come la donna abbia fatto accesso alla strada a scorrimento veloce. La 65enne, infatti, avrebbe percorso una scalinata del prolungamento via Santa Caterina da Siena, stradina al di sotto dei cavalcavia dell’Asse Mediano, rimbalzata spesso agli onori della cronaca essendo diventata una ‘discarica a cielo aperto'”.
Incidente Asse Mediano, il cane torna e riconosce il cadavere della padrona
Una strada che la vittima conosceva bene perché viveva in un appartamento nelle vicinanze. “La sua abitazione – spiega Internapoli.it – era confinante proprio con quella scalinata che l’ha condotta verso la morte. Pare che quella mattina la donna avesse salito quelle scale per rincorrere il cagnolino che si era allontanato sull’Asse Mediano. La stessa scaletta è stata utilizzata da ragazzini per perpetrare atti vandalici come il lancio di sassi contro le auto in corsa”.
