Gli avvocati della Sacra Rota sono contro la riforma di Papa Francesco in merito all’annullamento del sacro vincolo del matrimonio. Il Pontefice ha deciso non solo di accelerare i tempi, ma anche di rendere la pratica più economica, l’intenzione alla base di questa scelta, era quella di riavvicinare quanto prima le persone divorziate ai sacramenti.

Decisione, però, che non è stata vista di buon occhio dai 231 iscritti agli Albi Rotali, che a causa della riforma si sono visti ridotti i compensi. A spiegare cosa è accaduto, ci ha pensato Elisabetta Macrina, che come si legge dal quotidiano Il Mattino, ha detto: “Ci sentiamo un po’ frustrati perché non riceviamo più un compenso rapportato agli studi e alla lunga gavetta che abbiamo fatto; frustrati perché non possiamo nemmeno più seguire il cliente se la causa arriva davanti alla Rota. Il fatto è che ora davanti alla Rota non c’è più la possibilità di scegliere il legale di fiducia. E’ il Tribunale che, a rotazione, sceglie a quale avvocato assegnare una causa. Per cui ci ritroviamo nella situazione di rimanere ’in panchina’ in attesa di essere chiamati. E non è detto che l’avvocato che ha seguito una causa in prima battuta sia lo stesso nel caso si arrivi alla Rota“.
L’intenzione di Papa Francesco era quella di rendere accessibile a tutti questa pratica, garantendo comunque la retribuzione agli avvocati impegnati. Gli avvocati della Sacra Rota, però, nella “protesta” espressa da Elisabetta Macrina, sembrerebbe che non siano tanto d’accordo con i cambiamenti introdotti dal Pontefice.
