Il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, è stato vittima di una violenta aggressione avvenuta tra piazza Cavour e i vicoli del Rione Sanità. L’episodio, denunciato dallo stesso parlamentare tramite i propri canali social, ha visto protagonista una donna appartenente alla famiglia di Emanuele Tufano, il quindicenne ucciso in uno scontro tra baby gang nell’ottobre 2024. Borrelli è stato colpito con un pugno in faccia e ha riferito di aver ricevuto esplicite minacce di morte durante l’azione.
In un filmato girato sul posto, si vede la donna — inizialmente indicata come la madre e poi identificata come la zia del giovane — urlare contro il deputato mentre la scorta cerca di intervenire per proteggerlo. Sul luogo dell’aggressione è giunta tempestivamente una pattuglia della Polizia di Stato, che ha provveduto ad allontanare la donna e a riportare la calma. Il parlamentare si è successivamente recato in ospedale per farsi medicare, ribadendo la sua volontà di non arretrare di fronte alle violenze.
La tensione nel quartiere è esplosa a poche ore di distanza da un importante blitz dei carabinieri che ha portato all’arresto di 8 persone legate al clan Sequino-Savarese. Proprio durante l’operazione, i militari avevano individuato e rimosso un altarino abusivo dedicato alla memoria di Emanuele Tufano. La rimozione del simbolo celebrativo e la costante pressione delle istituzioni sul territorio sarebbero alla base della violenta reazione dei familiari contro il deputato, da tempo impegnato nella lotta ai simboli della criminalità.
