La caldera dei Campi Flegrei ha vissuto momenti di forte tensione sismica tra la serata di ieri, sabato 4 ottobre, e le prime ore di oggi, domenica 5 ottobre. L’area del supervulcano è stata interessata da un intenso sciame sismico che ha generato un totale di 13 scosse di terremoto. L’attività, iniziata intorno alle ore 20 di sabato e proseguita fino alle 5.30 del mattino seguente, ha avuto il suo culmine con l’evento più forte registrato: una scossa di magnitudo 3.3 della scala Richter, verificatasi nel cuore della notte alle 00:50.
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha comunicato la conclusione dello sciame sismico solo nella mattinata odierna. I dati preliminari forniti dall’Osservatorio Vesuviano al Comune di Pozzuoli, epicentro degli eventi, indicano che i 13 terremoti avevano una magnitudo Md≥0.0 e che il massimo è stato appunto quello di 3.3±0.3. Le scosse sono state localizzate nell’area flegrea, ma non sono stati segnalati danni a persone o cose, secondo le prime informazioni.
La scossa principale, quella di magnitudo 3.3 avvertita all’00:50, ha destato particolare preoccupazione tra gli abitanti della zona, in special modo a Pozzuoli. Numerosi residenti hanno manifestato il proprio timore sui social network, a testimonianza di come l’evento sia stato percepito distintamente dalla popolazione flegrea. La situazione è ora sotto costante monitoraggio da parte delle autorità competenti.
