Si sono spente le speranze per la famiglia di Antonio Esposito. Il cadavere rinvenuto in un acquitrino al Lago Patria è stato identificato: si tratta del trentenne scomparso dalla serata di domenica. La tragica notizia pone fine all’angosciosa attesa della giovane moglie e dei tre figli piccoli, che speravano di ritrovarlo in vita. Antonio era stato visto l’ultima volta nei pressi di un distributore di carburante in via Ripuaria, a Varcaturo.
Dopo la denuncia di scomparsa presentata dai familiari, le ricerche si erano concentrate nella fascia costiera del Lago Patria, un’area paludosa e impervia ricca di rovi e fitta vegetazione, situata a ridosso della Domiziana. Le operazioni, condotte dai Vigili del Fuoco con l’ausilio di sommozzatori e unità cinofile, sono state estese dopo che alcuni cittadini avevano segnalato ai Carabinieri la presenza di un corpo in acqua.
Le indagini, condotte dai Carabinieri di Giugliano, non escludono alcuna pista sulla morte del trentenne, che risultava avere precedenti di polizia ed era ai domiciliari. Si indaga su un possibile collegamento con una rapina avvenuta venerdì 4 luglio presso il distributore di via Ripuaria, dove Antonio era stato visto l’ultima volta. Si valuta anche l’ipotesi che Esposito possa aver avuto un malore, essere caduto battendo la testa o finendo nel canale da cui non è più riemerso. La comunità è sotto shock, e le parole della zia su Facebook (“Chi è Antonio ve lo dico io, è un ragazzo d’oro. Non ha mai fatto male a nessuno. Anto’ ritorna a casa, stiamo tutti aspettando te”) risuonano come un ultimo, straziante addio.
