È stata fissata oggi la data dei funerali di Luciano Bifulco, il noto macellaio e ristoratore di Ottaviano morto a 40 anni alla Vigilia di Natale. Le esequie inizieranno alle ore 11.30 dalla casa di Bifulco per arrivare nella chiesa di San Gennarello. Alle ore 12 si terrà la funzione religiosa.
Molto noto nella sua cittadina all’ombra del Vesuvio per le sue attività esclusive, la Braceria Bifulco e Bifulco Exlusive. Oltre ai locali Bifulco era noto per la sua carne che tornavi ai ristoranti in tutta la Campania e in tutta Italia, anche stellati. La notizia della sua morte è arrivata, come un fulmine a ciel sereno, la mattina del 24 dicembre. Il ristoratore è morto all’ospedale Santa Maria della Pietà di Nola, dove era stato ricoverato quella stessa mattina.
Luciano, anche se inizialmente si diceva fosse stato vittima di un incidente, è deceduto a causa di una grave ferita da oggetto da taglio all’addome. Da quanto riportano testate come Fanpage.it e Napoli today, il decesso sarebbe stato causato da un gesto volontario. La famiglia si è stretta nel dolore e nel comprensibile riserbo. In molti però avevano avanzato questa ipotesi, familiari e amici che sapevano che il brillante e giovane ristoratore soffriva da tempo di depressione.
Tanti i messaggi di cordoglio di colleghi ristoratori e chef con i quali il macellaio lavorava da anni come Gennaro Esposito di Vico Equense: “Con lui va via un pezzo della mia famiglia, non solo un grande amico, ma un eccellente ristoratore, con lui ho passato momenti di allegria, ma anche di profonda riflessione. Ho avuto la fortuna di conoscerlo molti anni fa; abbiamo lavorato gomito a gomito su molti progetti e abbiamo avuto modo di fare lunghe chiacchierate, condividendo bellissimi momenti, visioni e obiettivi. Luciano era un visionario, una persona determinata, umile, che nonostante tutto non si è mai sentito arrivato, un uomo ‘irrequieto’, mai fermo, sempre in movimento e capace di mettersi in discussione.
E quello di Puok: “Per noi non eri e non sei mai stato solo un fornitore, solo un macellaio, solo un ristoratore, per noi eri un amico della nostra famiglia, e noi provavamo ad esserlo per la tua. Ti ricordi quando ti ho minacciato di non prendere più gli hamburger se non ti fermavi col lavoro per andare alla recita di tuo figlio? Ecco, questo eravamo noi oltre il lavoro. Ti ho amato tanto, amico mio, non ti dimenticheremo mai, non dimenticheremo mai la tua passione, era quella la tua brace”.
