Non sapeva che fosse uno dei boss più pericolosi di sempre, un super latitante le cui tracce si erano perdute da ormai trent’anni. E’ questo quanto racconta una donna a Tv2000 in seguito all’arresto di Matteo Messina Denaro avvenuto lunedì mattina nella clinica privata “La Maddalena” a Palermo.
Arresto Messina Denaro, la testimone: “Eravamo in stanza assieme”
Il boss mafioso è stato catturato dai carabinieri del Ro, quando è stato avvicinato da uno dei militari che gli ha domandato come si chiamasse, ha risposto: “Sono Matteo Messina Denaro“. Il super latitante era in cura presso la struttura privata a causa di un tumore metastatico. Ogni settimana si sottoponeva lì a un ciclo di chemioterapia.
“Faceva la chemio con me ogni lunedì. Stavamo anche nella stessa stanza, era una persona gentile, molto gentile“, queste le parole della testimone. Nessuno immaginava che fosse Messina Denaro. La donna lo descrive come un uomo socievole, che mandava messaggi sui cellulari di altre persone in cura presso la clinica anche quando era fuori.
“Ci sono anche mie amiche che hanno il suo numero di telefono. Lui mandava messaggi a tutti. Ha scambiato messaggi con una mia amica fino a questa mattina. Lei è ora sotto shock a casa “. La testimone ha poi raccontato che si faceva chiamare Andrea: “Ho fatto la chemio con un boss, incredibile. Ho fatto terapia da maggio a novembre. Abbiamo fatto la terapia insieme per tutta l’estate e lui veniva anche con la camicia a maniche lunghe”.
