Sgomento a Melito di Napoli, dove conoscenti e amici di Marcello Toscano, sono rimasti increduli di fronte alla notizia del delitto. Si chiedono come sia possibile che l’uomo sia stato ucciso. Il professore sarebbe infatti stato accoltellato a morte nel magazzino della scuola in cui insegnava come assistente sociale. A mettere fine alla sua vita sarebbe stato il bidello, Vincenzo Porcelli, mosso probabilmente da motivazioni economiche cioè un prestito non restituito.
A la Presse due amiche di Toscano lo descrivono come “una persona molto disponibile buona e generosa. Sono tutti allibiti, Marcello non aveva nessun tipo di problema economico e viveva per la moglie e figli con tutto se stesso, era una persona per la pace, aveva un rapporto meraviglioso con i suoi ragazzi”, racconta un’amica di famiglia. “Mi disse che non vedeva l’ora di andare in pensione per godersi sua moglie e suoi figli”, ha aggiunto. Secondo lei “chi lo ha ucciso è uno squilibrato”.
“Tutti i giorni tornava a pranzo, andava prima a prendere la moglie poi si faceva la ‘pennichella’. Quel giorno il fatto che non fosse tornato ha allarmato tutti”, ha raccontato. “Marcello faceva del bene, era un padre per me, mi ha sempre aiutato. Non so cosa sia successo, perché lo hanno ucciso”, racconta a La Presse un’altra amica. “Era una persona che faceva del bene, la più buona che potesse esistere, aiutava tutti coloro che avevano bisogno”, ricorda in lacrime. “Forse sarà stata una lite che è degenerata: Marcello aveva un cuore buono”.

