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Un posto al sole compie 20 anni: la soap che porta Napoli in tv

La soap “Un posto al sole” taglia il traguardo dei 20 anni di trasmissione, un successo straordinario grazie agli inquilini di Palazzo Palladini: sappiamo tutto di loro, li abbiamo visti felici, disperati, innamorati. Abbiamo condiviso le loro giornate e i loro successi, perché più che una semplice soap, Upas è una vera famiglia.

un posto al sole

Pochi sanno che “Un posto al sole” è la prima soap opera prodotta interamente in Italia oltre ad essere la più longeva. Con oggi raggiunge le 4605 puntate da quel lontano lunedì 21 ottobre 1996 quando tutto ebbe inizio. Upas ha affrontato moltissime tematiche di rilevanza sociale, come la sieropositività di Adrian, la coppia lesbica nel 1999, ragazzi disagiati, anoressia quando ancora nessuno osava parlarne apertamente in tv. Con uno share medio alto, circa 8%, che arriva a picchi del 9,2% con ben 2.584.000 spettatori che seguono accaniti su Raitre i nuovi episodi. Gli scrittori sono stati bravissimi in questi anni perché hanno saputo tenere sempre incollati allo schermo con storie nuove e intriganti e soprattutto hanno saputo regalare al pubblico un’immagine di Napoli totalmente diversa da quella che spesso viene descritta dai media. Non solo fatti sanguinosi, ma gente perbene che lavora e si impegna. Non si parla di politica, non ci si schiera con nessuno, si raccontano soltanto delle vicende semplici di vita quotidiana in cui la gente può immedesimarsi.

Indelebile la città che appare in oltre il 30% delle riprese, ed è lì, bellissima, una cornice spettacolare per un cast che ne esalta i luoghi e i contorni, che scova scorci caratteristici e “venera” in ogni scena il capoluogo partenopeo. La macchina organizzativa ha sede proprio al Centro di Produzione Rai di Napoli, dove oltre ai famosi attori, lavorano centinaia di tecnici. Molto più di una semplice soap opera, un pezzo di vita per i napoletani e per un pubblico che lo porta da vent’anni dentro al cuore.