Aboliamo il carcere. Alla politica non è mai interessato il sistema penitenziario. L'ultimo Premier ad averne impedito la riforma è stato Gentiloni
È poi arrivò Bonafede, il Ministro della mala giustizia. Quello della prescrizione infinita, quello che per imitare Salvini indossò la mise della Polizia Penitenziaria e si divertì nel dare in pasto alla stampa Cesare Battisti. Quello, parlando proprio di agenti che la divisa l’hanno infangata, che costretto a riferire in Parlamento a proposito delle rivolte nelle carceri dello scorso anno (costate la vita a diversi detenuti, la salute a molti poliziotti e la sicurezza delle case circondariali coinvolte, danneggiate e in parte devastate), affermò che: “La legalità è stata ripristinata“.
Se per legalità aveva inteso quello che i video pubblicati da Domani e La Repubblica hanno mostrato (rispetto a ciò che è avvenuto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere), allora eravamo davvero fortunati ad averlo come Guardasigilli. Ma noi siamo sicuri che Bonafede non sapeva nulla, così come non aveva compreso la circolare del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP), in merito alle scarcerazioni per giusto motivo di detenuti (anche ergastolani) per mafia, a causa della pandemia.
Aboliamo il carcere
Ma Santa Maria è stato un Vaso di Pandora. La punta di un iceberg. Non c’è stata nessuna scoperta. Il carcere in Italia da sempre è stato un inferno anti costituzionale e da abolire (come predicato da diverse associazioni, dal Partito Radicale e come scritto da Piero Sansonetti in un editoriale pubblicato su Il Riformista). Questo perché non ha mai assolto alla sua funzione educatrice e sta ‘uccidendo’ sia i detenuti che gli agenti. Ad essere responsabile di tutto ciò è stata la politica. Essa è stata costantemente succube del consenso e il tema delle carceri è sempre stato estremamente antipopolare.
Non è un caso che il portabandiera di questa battaglia di civiltà sia stato storicamente il Partito Radicale che alle elezioni non può presentarsi per statuto. Ma facciamo un passo indietro nel tempo: qual è stato l’ultimo Governo ad aver impedito la riforma del sistema penitenziario? Quello targato Partito Democratico (Pd) e guidato da Paolo Gentiloni.
Aboliamo il carcere: il fallimento del Governo Gentiloni
Fu proprio il suo esecutivo, che al dicastero di via Arenula aveva Andrea Orlando (oggi Ministro del Lavoro), a tradire una riforma varata in modo trasversale. Le proposte radicali furono accolte da una tavola rotonda che accoglieva esperti appartenenti a diversi settori (politico, giuridico, sociale ed economico) e che presentò la proposta al Governo. Quest’ultimo doveva solo approvarne i decreti attuativi e ovviamente non lo fece. Meno male che si trattava di un esecutivo di ‘sinistra’ e cioè ‘attento’ alla questione dei diritti civili e dello Stato di Diritto.

