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Sei anni senza Pino Daniele, il ricordo commovente dei figli: “Il dolore ci tiene stretti a te. Grazie papà”

Sono trascorsi 6 anni da quel 4 gennaio 2015 in cui Pino Daniele ci ha lasciati, stroncato da un infarto.  A Napoli la sua morte continua a dare grande sofferenza e la sua musica continua a suonare tra i vicoli della città.

Il ricordo di Pino Daniele è ancora vivo in coloro che hanno amato la sua musica e nei membri della sua famiglia. “Il dolore ci tiene stretti a te, papà”,  scrivono Alex e Cristina, i figli più grandi di Pino Daniele, a sei anni dalla morte del padre. Il loro post, pubblicato sul profilo della Fondazione Pino Daniere Trus Onlus, è associato al video di Pino Daniele che canta ‘Dammi una seconda vita‘ nel 2004 “a Napoli nella tua piazza”.

Sei anni senza Pino Daniele, il ricordo commovente dei figli: “Il dolore ci tiene stretti a te. Grazie papà”

Il 4/1/2015 fu una lunga notte, il suono della pioggia copriva il rumore che c’era, l’acqua ne conserva memoria. Lacrime che materializzano emozioni, la salinità lascia la scia in cui ci raccogliamo per viverne il dolore che ci tiene ancora per un istante stretti a te papà”.

Anche gli altri tre figli di Pino, avuti dalla seconda moglie Fabiola Sciabbarrasi, Sara, Sofia e Francesco, ricordano spesso il papà sui profili social personali o su quello dell’altra associazione dedicata all’artista, Pino Daniele Forever Onlus. Oggi, nell’anniversario della sua scomparsa, Sara ha postato una foto con il papà, con un messaggio molto commovente sul suo profilo Instagram: “A distanza di sei anni mi domando se quando hai scritto “Sara” avevi già previsto tutto, pensando ‘senti io gliela scrivo così nel dubbio l’ascolta e sa che: 1. Può anche smettere di piangere 2. non andrò mai da nessuna parte, sarò sempre lì con lei’ — un pò come questa foto dove mi prendevi in braccio, anche se adesso il tuo peso sulle spalle ce l’ho io, ma lo porto volentieri e con fierezza.
Sai, questo 4 Gennaio lo vivo in modo malinconico, pensa che ieri sera ho fatto come le anziane e mi sono messa a rimuginare sui miei ricordi passati, con l’unica differenza che mi sono venuti in mente episodi di vita dove non c’eri fisicamente ma pensavo “caspita, ho risposto uguale a papà” oppure “bene, ho fatto una danielata (si noi le gaffes le chiamavamo così)”. Ho realizzato che noi figli siamo l’estensione dei nostri genitori e dei loro insegnamenti, non sono perfetta ed ho ancora tantissime cose da imparare, ma se guardo il mio percorso dai 18 anni alla donna che sono oggi, credo che un pò saresti fiero. Grazie Papà, per tutto. Ti aspetto in riva al mare come al solito!”

La scomparsa di Pino Daniele

Era la notte tra il 4 e il 5 gennaio 2015 quando una notizia inaspettata sconvolse le vite dei napoletani e di tutti gli amanti della buona musica. La scomparsa de ‘l’uomo in blues’, che era, e resta, il simbolo di una generazione di artisti che hanno reso grande Napoli, fu accolta con un moto spontaneo capace di riversare in poche ore migliaia di persone in strada, tutti riuniti in una piazza del Plebiscito gremita per dire al loro idolo “Ciao guaglio'”.

IL POST DELLA FIGLIA SARA

 

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