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Scuola e Covid: “In classe anche sabato e domenica”, a Napoli: “Chi non porta i figli segnalato ai servizi sociali”

Mentre al Governo si decide per la data del rientro a scuola, la ministra dei Trasporti Paola De Micheli, intervistata da Repubblica, ha lasciato solo apparentemente la porta aperta: “Le scuole vanno riaperte quando ci sono le condizioni per riaprirle. Vediamo a che punto stanno, il 9 dicembre, i contagi”. La data successiva è il 7 gennaio. “Siamo in emergenza e credo sia necessario fare lezioni in presenza anche il sabato” ha spiegato.

In molte scuole le lezioni il sabato ci sono già. Il vero tabù da abbattere è la domenica in classe. “Sono decisioni che vanno condivise con tutto il governo, ma, dicevamo, siamo in emergenza e bisogna far cadere ogni tabù. Ce lo chiedono diverse Regioni. Anche gli orari delle attività produttive dovranno essere cambiati, cadenzati”.

Intanto a Napoli, la direttrice dell’Ufficio Scolastico Regionale, Luisa Franzese, nel corso delle conferenze di servizio convocate dal Comune di Napoli, ha dichiarato: “I genitori che non portano i figli a scuola rischiano la segnalazione ai servizi sociali per evasione scolastica”.

In Campania sono riaperte da mercoledì 25 novembre le prime elementari, che rientrano nella scuola dell’obbligo, oltre alle scuole d’infanzia da zero a 6 anni. Molti genitori hanno paura in questi giorni a far rientrare i figli a scuola.