Voce di Napoli | Navigazione

De Luca in diretta: “Stop cafoni e niente feste, altro che pippe varie. Diamine, tutelate i vostri cari”

Vincenzo De Luca torna a parlare nella consuetudinaria diretta del venerdì per fare il punto della situazione e chiarire le prossime decisioni prese dalla Regione per la gestione dell’emergenza.

Aprire tutto e aprire sempre (…). In questa settimana è sembrato che i comportamenti più rigorosi venissero dal Sud e quelli di ammuina dal Nord, un altro elemento importante. Credo sia giusto da parte mia chiarire una questione, quando gli organi di informazione hanno diffuso la notizia che la Campania non firmava l’accordo con il Governo, non c’era nulla da firmare. Nella comunicazione pubblica è stata capovolta la realtà, la regione Campania ha difeso l’unità dello Stato italiano, contro la tendenza alla frantumazione in regioni. Noi dovevamo decidere una settimana fa”.

Il presidente della Regione ha spiegato che i singoli territori non possono decidere qual è lo stato dell’epidemia ma deve essere lo Stato centrale: “Incredibilmente la Campania ha difeso il Ministero centrale, è paradossale, ma è così. La Campania per l’ennesima volta ha dimostrato coerenza, quando si discuteva l’automia indifferenziata, la Campania ha sostenuto che in due campi ci deve essere unità nazionale: sanità e istruzione (…)”.

Ha affrontato la questione della mobilità interregionale, che dovrebbe avvenire il 3 giugno: “Ho apprezzato il ministro Boccia che ha chiarito come non sia scontata, ma si deciderà a seconda della curva epidemiologica, l’ho molto apprezzato (…)”. Il governatore campano è tornato a parlare dello scontro con il Governo per il decreto sulle riaperture emesso poco prima di lunedì 18: “E’ evidente che sarebbe stato irresponsabile aprire in queste condizioni, la Regione ha ritenuto che avessimo bisogno di altri 4 giorni per dare modo alle varie attività di organizzazione. La Campania ha dato prova di coerenza e serietà”.

“Noi nei confronti del Governo abbiamo una posizione di rispetto, con questi chiari di luna aprire altri problemi sarebbe irresponsabile. Abbiamo alcune questione su cui il Governo deve rispondere in modo chiaro. La prima si è aperta ieri, le zone rosse, in questo modo si tagliano alcune zone che hanno pagato un prezzo qui in Campania, come Ariano Irpino, Piana del Sele etc… Le misure di ristoro non devono riguardare solo Bergamo e le altre zone del Nord ma anche quelle qui in Campania. Attendiamo risposte. Il secondo contenzioso è che noi dobbiamo avere 240 milioni di euro rapinati alla Campania dal Governo, la domanda che pongo io è ‘Quali risultati può avere l’annunciata misura di sburocratizzazione, se abbiamo bloccati milioni avendo la possibilità di sbloccarli in mezz’ora (…). Voi sapete che la Campania è quella che riceve meno per fondi sanitari (…). A questo aggiungo i problemi della cassa integrazione, siamo stati i primi ad avviare le pratiche, mancano all’appello 40-50 milioni di euro, chiedo al Governo di trovare queste risorse. Rinnovo la solidarietà ai lavoratori del centro per l’impiego di Avellino oggetto di un attentato ignobile (…). Il contenzioso con il Governo è limitato a questi punti di merito. Per la sburocratizzazione io ho una mia idea abolire il reato di abuso d’ufficio nella pubblica amministrazione (…) una legge che vale a favore della casta, questa per me è la cartina del tornasole”.

LEGGI ANCHE: BOLLETTINO CONTAGI IN CAMPANIA

Il governatore è poi passato a parlare degli aiuti che la Campania ha stabilito per tutte le categorie colpite dall’emergenza del Covid-19 e delle future assunzioni del concorso della Regione che si è tenuto prima del lockdown. Per le attività che hanno riaperto, ha spiegato che la Regione ha pubblicato un video per indicare come comprotarsi e quali regole seguire. “Teniamo bloccata la movida, chiusura dei baretti alle ore 23, io credo che noi dobbiamo cogliere l’occasione dell’epidemia, per capire che tornare alla normalità non significhi tornare a tutto quello che si faceva prima. Nel corso degli ultimi anni è cresciuta una massificazione alienante, dobbiamo cogliere quest’occasione per avere di sera meno droga, meno pasticche, cancellare l’abitudine di rincretinirsi con l’uso di superalcolici che mandavano in coma etilico decine di minorenni. Ovviamente non dobbiamo generalizzare, ma sono fenomeni con dimensioni impressionanti, anche per comportamenti di gestori di questi bar che pur di guadagnare 10 euro in più, non hanno esitato a rovinare la vita di queste persone. Ripeto non generalizzo, ci sono tanti gestori di baretti che sono persone corrette. Per adesso quest’attività non possiamo riprenderla, finché non avevamo possibilità di controlli seri da parte delle forze dell’ordine. Ho avuto notizia di un intervento della Guardia di Finanza sul lungomare di Napoli, chiedo un impegno massiccio delle forze dell’ordine per l’uso delle mascherine. O decidiamo di fare tutti un controllo rigoroso oppure prima o poi i problemi si ripresenteranno (…) Chiedo che sia pubblicata la lista delle ammende fatte a chi non indossava la mascherina, sono mesi decisivi per fare in modo che quello che riapriamo sia aperto per sempre. Chiedo a tutti uno sforzo straordinario”.

De Luca ha poi concluso sul rilancio del turismo in Campania ed è tornato nuovamente a sottolineare che questo è il momento per umanizzare i momenti di divertimento, per normalizzarli. “No cafoni”. Infine ha terminato la diretta spiegando che non sono consentite le feste a casa: “Non ci devono essere feste in casa, ci vogliono comportamenti corretti e diamine, tutelati perlomeno i vostri figli e genitori, solo così ci salviamo”.

Guarda la diretta di De Luca