Gruppi di motorini in giro nei quartieri del centro di Napoli. Si incuneano tra i vicoli stretti. Si fermano e poi ripartono, a missione compiuta. Ma questa volta, non sono le ‘stese’ della camorra. Non sono i raid con spari all’impazzata che da qualche tempo semimano terrore tra i residenti. Un nuovo modo di affermare la propria prepotenza. Con il coronavirus ecco le stese della solidarieta’.
Dall’associazione evangelica ‘Tabita onlus’ di Sant’Anna di Palazzo ai Quartieri Spagnoli, da alcuni giorni partono i motorini dei volontari dei quartieri storici per consegnare a domicilio spese con generi di prima necessita’ ai piu’ bisognosi. Gli scooter attraversano le strade fino a poco tempo fa teatro di ‘stese’. Mimmo Pazzi, presidente dell’associazione, spiega: “con l’aiuto del Signore e con la forza che ci da’ la fede stiamo provvedendo a portare ristoro a decine di persone che non hanno di che mangiare. Ringraziamo noi chi ci da’ la possibilita’ di fare questo gesto. Noi siamo le braccia e il cuore della gente. La forza e’ del Signore, con Gesu’ ce la faremo”.
Prima di partire, i volontari si riuniscono in preghiera di ringraziamento nella piccola sede di Vico Tiratoio e da li’ che ormai da alcune settimane partono le ‘stese’ della solidarieta’. “La gente apprezza, c’e’ chi si commuove e c’e’ chi anche li ferma non per se’ ma per indicare altri casi di gente che vive nei bassi nel dedalo dei vicoli dei Quartieri Spagnoli”, sottolinea Pazzi.

