Nel tardo pomeriggio di giovedì è stato arrestato il primo sciacallo del terremoto che ha devastato il centro Italia. I carabinieri hanno arrestato un 45enne napoletano, sorpreso mentre tentava di entrare in un appartamento ad Amatrice. Era questo il rischio che più si temeva in questa situazione. Per questo motivo i militari presidiano le zone terremotate.

Purtroppo, però, quel che nessuno si augurava è accaduto. Anche dinanzi ad una catastrofe di questo tipo, la criminalità non si ferma. Il primo sciacallo fermato è un 45enne di Napoli, pluripregiudicato. Immediata è stata la reazione del sindaco, Luigi De Magistris.
Il primo cittadino ha deciso di costituire il Comune di Napoli parte civile, nel processo contro il 45enne arrestato. De Magistris ha voluto prendere subito le distanze da quanto accaduto, spiegando che la città di Napoli, per fortuna, non è solo questo. Quindi, il sindaco ha scelto di affidare all’avvocatura municipale il compito di costituire il Comune parte civile, schierandosi così contro il malfattore.
Subito dopo Luigi De Magistris ha voluto ringraziare quell’altra parte di Napoli, quella bella, quella che da due giorni sta lavorando ininterrottamente per aiutare nei soccorsi, per raccogliere beni di prima necessità da inviare nelle zone colpite dal terremoto.
La catena di aiuti partita da Napoli è la dimostrazione di quanto la città sia anche molto altro, di quanto abbia un’altra faccia che va e deve essere raccontata. E il sindaco Luigi De Magistris ha voluto ringraziare tutti i napoletani che in queste ore si stanno adoperando per aiutare come possono, dalla sua pagina Facebook ha scritto:
“Terremoto devastante: Napoli e i napoletani ancora una volta hanno mostrato grande cuore e generosità. Siamo tutti impegnati per stare vicino con i fatti alle persone che soffrono profondamente per questa immane tragedia. Il popolo italiano si è mobilitato. Grazie napoletani, sono fiero del nostro popolo dal cuore infinito!“.
