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Whirlpool, stop a Napoli dal 31 marzo: “Il sito non è più sostenibile”

La comunicazione dell'Amministratore delegato La Morgia dopo un vertice con il Ministro dello Sviluppo Economico Patuanelli

L’amministratore delegato di Whirlpool Italia, Luigi La Morgia al tavolo al ministero dello Sviluppo economico avrebbe ribadito che a Napoli “non c’è più sostenibilità economica della produzione di lavatrici” ma che l’Italia resta strategica per il gruppo, con 5 mila dipendenti in tutto il paese, secondo quanto si apprende da fonti presenti al Mise. Le difficoltà riguarderebbe solo lo stabilimento campano dove l’azienda afferma di essere stata consapevole dei problemi fin dal 2018, ma rivendica di aver cercato di rilanciare la produzione.

I 17 milioni di euro previsti per lo stabilimento Whirlpool Napoli saranno redistribuiti sugli altri stabilimenti del Gruppo, avrebbe dichiarato inoltre Luigi La Morgia. L’amministratore delegato avrebbe dichiarato di non aver deciso dove spostare la produzione lavatrici.

Lo stabilimento di Napoli perde 20 milioni di euro l’anno. È il numero chiave presentato dall’amministratore delegato di Whirlpool Italia, Luigi La Morgia, al ministero dello Sviluppo economico, secondo quanto si apprende da fonti presenti al tavolo in corso. “I dati di mercato sono emblematici“, avrebbe detto La Morgia.

Il termine del 31 marzo indicato da Whirlpool per lo stop della produzione del sito di Napoliè inaccettabile“. Lo ha dichiarato il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, al tavolo convocato al Mise, secondo quanto riferiscono fonti del ministero. Il ministro è ora impegnato in una riunione ristretta con i sindacati.

Whirlpool, stop a Napoli dal 31 marzo: "Napoli non è più sostenibile"