Matteo Renzi sarà a Napoli il prossimo 12 settembre. Il Sindaco Luigi De Magistris non si fa scappare l’occasione e lancia subito dei messaggi diretti al Presidente del Consiglio. Il primo cittadino di Napoli apre ad una nuova fase che sembrerebbe basata sul dialogo e il confronto con il governo nazionale. Del resto la campagna elettorale è finita, le elezioni sono state vinte e quindi i toni si possono calmare.

La questione Bagnoli
Sulla questione più calda il sindaco, come riportato da un’intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica, è ottimista in merito alla riapertura di un dialogo con Renzi. Nonostante ha ribadito la sua volontà di non accettare il commissariamento, De Magistris è pronto ad accogliere il premier in città a settembre in modo tale da sbloccare la situazione. Anche se per il primo cittadino non è solo Bagnoli il tema più importante. Il sindaco vuole firmare con il Presidente del Consiglio un vero e proprio patto per Napoli.

Il rapporto con Vincenzo De Luca
De Magistris parla anche del suo rapporto istituzionale con il Governatore della regione Campania, Vincenzo De Luca. Noti a tutti i contrasti, anche forti, avuti in passato tra i due, il sindaco è pronto ad inaugurare una fase distensiva anche con l’ex primo cittadino di Salerno. L’occasione è rappresentata dalle Universiadi. L’evento è previsto per il 2019 ma dal prossimo settembre dovrebbe partire la sontuosa macchina organizzativa. L’asse Comune – Regione si coordinerà su trasporti, infrastrutture, agibilità e pulizia delle strade, messa a nuovo delle piazze e monumenti principali. In questo modo tramite le Universiadi potrebbe scattare una forte collaborazione istituzionale che porterebbe un enorme beneficio alla città. Infatti Napoli ormai si sta abituando ad ospitare centinaia di migliaia di turisti, quindi bisognerebbe agire con forza sui servizi da migliorare.

L’emergenza criminalità
Napoli negli ultimi mesi è “ostaggio” delle così dette “stese“, ovvero delle sparatorie improvvise causate da tentativi di agguato che avvengono nei quartieri centrali della città. Lo scopo di questa guerra di camorra è il controllo del territorio e l’agghiacciante novità è che i protagonisti, spesso vittime, sono sempre più giovani. Su questo il sindaco ha affermato che:
“Diversi i fronti aperti. Ne abbiamo già discusso con prefetto, procuratore e vertici delle forze dell’ordine. Da un lato dobbiamo lavorare per favorire la riemersione di attività illegali nei circuiti della legalità. Non tollereremo, invece, aree che sono ostaggio di occupazioni illegali. E, sulle raffiche di violenza, le “stese”, mettiamo in campo pressioni e contrasto più efficaci: parliamo di violenze che condizionano ogni forma di vita nel cuore della città“.
