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“Terremoto” in Tribunale, giudice in manette: “Contatti con la camorra, corruzione ed estorsione”

In arresto 5 indagati. L'operazione della Polizia su indagine coordinata dalla Procura di Roma

Contatti con persone affiliate a clan di camorra, corruzione, azioni contrarie ai doveri d’ufficio, traffico di influenze illecite, millantato credito, tentata estorsione e favoreggiamento personale. Sono queste le gravi accuse rivolte a cinque indagati dalla Procura di Roma.

Tra loro spicca un giudice del Tribunale di Napoli. Tutti e cinque i sospettati sono stati arrestati dalla Polizia. Gli agenti della squadra mobile di Roma sono stati anche autorizzati nel mettere in pratica alcune perquisizioni a carico degli indagati.

La notizia, lanciata dalle agenzie, potrebbe scatenare un ulteriore terremoto all’interno del mondo giudiziario. Già nell’ultimo periodo è balzato al centro delle cronache il caso che ha riguardato il Consiglio superiore della magistratura (CSM) e il Pm Luca Palamara.

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