La Madrina alias 'a Piccerella, conosciuta anche come Lady Camorra, è sfuggita alla maxi operazione denominata "Cartagena" che ha causato 126 arresti
Quando le forze dell’ordine si sono presentate nella notte presso il suo domicilio Maria Licciardi non c’era. ‘a Piccerella si è data alla fuga ed è ora latitante. L’autorità giudiziaria ha alzato ancora di più il coperchio del Vaso di Pandora da cui sono usciti molti dettagli relativi agli affari illeciti del cartello conosciuto come L’Alleanza di Secondigliano ma non è riuscita a mettere le manette ai polsi della sua Madrina.
Il potente sodalizio, di cui fanno parte i clan Contini, Licciardi e Mallardo, tutti e tre legati da rapporti di parentela, è stato in guerra con un altro cartello camorristico del passato. Quello formato dalle famiglie Mazzarella, Misso e Sarno. Il contendere del conflitto era il controllo del centro di Napoli. A vincere è stata l’Alleanza la cui forza intimidatrice e finanziaria è spiegata all’interno delle carte giudiziarie.
MISSO CONTRO MARIA LICCIARDI – Ma i vecchi dissidi non sono mai finiti, così Giuseppe Misso detto ‘o Nasone – ex boss del rione Sanità – ha affermato che la Licciardi è una delle boss più potenti e influenti della storia criminale d’Italia. Addirittura per Misso, ‘a Piccerella, sarebbe oggi la latitante più pericolosa e ricercata anche rispetto a Mattia Messina Denaro, il famoso capo mafia “sparito” 26 anni fa.
Ma sono tanti gli argomenti ripresi da Misso, come quello delle presunte infiltrazioni da parte dell’Alleanza all’interno della sanità regionale. Un argomento che ha visto nell’ospedale San Giovanni Bosco il suo acme.
CHI È MARIA LICCIARDI – La “Madrina“, “Lady Camorra“, “Bloody Mary” (“Maria Sanguinaria“), sono questi gli altri soprannomi di ‘a Piccerella. Maria Licciardi è ritenuta ai vertici della camorra. Sarebbe lei a tirare le redini dell’Alleanza essendo la sorella dei fondatori del cartello. Ed sempre lei ad essere ritenuta responsabile di circa 100 omicidi per i quali non è mai stata indagata.
Maria Licciardi è stata già latitante, era il 1998 ma dopo pochi mesi fu trovata e arrestata. Poi è scattata la detenzione, quasi 10 anni di carcere dove ‘a Piccerella li ha scontati tutti al carcere duro, il regime denominato del 41bis. In quell’occasione, come riportato da Il Mattino, fece la conoscenza di una brigatista, Nadia Desdemona Lioce.
Maria Licciardi potrebbe essere paragonata ad uno dei personaggi femminili protagonisti di una delle serie tv che ha avuto più successo nella storia del cinema: Il Trono di Spade. ‘A Piccerella è come una di quelle regine che amministrano tutto della propria corte: le regole, gli affari, i rapporti tra affiliati, le relazioni amorose dei suoi “cortigiani”. Per lei esiste un codice che va sempre rispettato e perseguito. Guai ad infrangerlo. Anche per questo l’Alleanza è un’organizzazione criminale che in ultima ratio ricorre all’omicidio.
Inoltre Maria Licciardi, come tutte le “regine”, è sposata. Anche ‘a Piccerella ha il suo re. Si chiama Antonio Techemie detto ‘James o ‘Tartufon. Ma quest’ultimo, come per le regnanti della serie tv, per Maria Licciardi è solo il consorte, il compagno della vita. Tutte le decisioni è ‘a Piccerella a prenderle.
AGGIORNAMENTO – Annullata l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Maria Licciardi. La donna è libera e quindi non più latitante.
LE PAROLE DI MISSO ‘O NASONE –
“QUESTO BOSS SI CHIAMA MARIA LICCIARDI (SFUGGITA AL BLITZ CONTRO L’ALLEANZA DI SECONDIGLIANO…) È MOLTO PIÙ PERICOLOSO DI MATTEO MESSINA DENARO”


