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Napoli: De Laurentiis, Higuain e i tifosi. Un triangolo di fuoco

E’ finita finalmente. In settimana si è consumata una storia che ha lasciato il segno. A Napoli sono tutti arrabbiati perché i nostri giocatori vogliono andarsene. Tutti arrabbiati perché altri giocatori rifiutano il Napoli‬. Nessuno si domanda il perché. Forse è un’esagerazione. Ci sono molte cose importanti di cui parlare e che riguardano Napoli. Tuttavia quello che è successo ci potrebbe invitare a analizzare e magari comprendere, una situazione che andrebbe al di la del campo.

Napoli: De Laurentiis, Higuain e i tifosi. Un triangolo di fuoco

Iniziamo a porci una domanda:

Perché Higuain ha scelto di restare a Napoli un anno di troppo? Già lo scorso anno il Pipita avrebbe valutato la possibilità di un trasferimento in un altro club. L’argentino, forse convinto da Maurizio Sarri, ha poi vestito per un altro anno la maglia azzurra. Ha firmato un rinnovo del contratto che ha previsto: l’adeguamento dell’ingaggio e l’inserimento della fatidica clausola. È evidente che Higuain sarebbe andato via comunque e caso ha voluto che lo fa dopo una grande stagione. Di fatto il Napoli ha il diritto di incassare una bella somma. Un capitale importante che potrebbe essere investito, non solo per rinforzare la rosa ma anche per migliorare altri aspetti legati alla società.

Il punto su Higuain:

Siamo d’accordo sul fatto che tra tutte le squadre dove Higuain sarebbe potuto andare, quella a cui non avremmo voluto che fosse ceduto, è proprio la Juventus. Tuttavia invece di urlare ad ogni partenza la storia del “traditoreo a ogni mancato acquisto accusare il Presidente di essere un Pappone, dovremmo comprendere che il calciatore è un professionista e il patron un affarista. Di conseguenza, nella maggior parte delle ipotesi, si tende mettere in atto strategie che siano per le parti sempre più vantaggiose. Inoltre si è saputo che nessun altro club avrebbe speso 90 milioni per acquistare il Pipita. Tutti i top club d’Europa, hanno un attaccante di quel valore: il Barcelona ha Suarez, il Real Madrid ha Benzema, il Paris Saint Germain ha Cavani, il Bayern Monaco ha Lewandowsky. L’unica squadra a non avere un centravanti con queste caratteristiche, di cui ha invece bisogno, è la Juve. A questo punto il trasferimento a Torino diventa per l’argentino necessario, così come lo è anche per il Napoli e il suo Presidente. Mi chiedo come sia possibile che una trattativa del genere, sia stata così “lampo” e “improvvisa“. Come è possibile che si sia conclusa poco più di un mese prima della fine del calciomercato. L’affare, le intenzioni già erano avviati. Si è cercato di capire fino alla fine se ci potesse essere un’alternativa.

Napoli: De Laurentiis, Higuain e i tifosi. Un triangolo di fuoco

Le responsabilità di De Laurentiis:

Perché il‪ ‎Presidente‬ ha fatto quella conferenza stampa dove ha attaccato i tifosi utilizzando quei toni? Perché il Presidente ha definito in passato, pubblicamente, Higuain un “gordo“? Perché ha dichiarato che il Pipita non sarebbe andato alla Juventus? Perché ora afferma che Gonzalo ha “tradito un popolo per cui non ha avuto riconoscenza“? Perché non ricordare che è stato pagato e amato per i suoi gol e dopo una precedente stagione di alti e bassi, in questa appena passata, ne ha realizzati 36 polverizzando ogni record? Forse il Pipita avrebbe potuto controllare le sue emozioni e non cantare sotto la curva il bel coro “Un giorno all’improvviso“. Ma parlare di “controllo delle emozioni” fa un pò uno strano effetto. Forse è più facile puntare il dito e dire come qualche anno fa “Popolo, è lui il traditore!“, piuttosto che ammettere che non si è fatto molto per evitare questo tradimento.

Napoli: De Laurentiis, Higuain e i tifosi. Un triangolo di fuoco

In passato:

Quando sono stati ceduti Lavezzi prima e Cavani poi (senza dimenticare‪ Quagliarella che allora era un nostro top player), se facciamo bene i conti, tra entrate e uscite (quindi tra cessioni e acquisti), le prime risultano più elevate. Con gli anni la crescita della squadra avrà sicuramente comportato un aumento lieve del tetto ingaggi. Questo sarebbe il minimo per una società che dovrebbe avere altre ambizioni. Reina, Albiol, Callejon e Higuain, sono venuti a Napoli grazie a Benitez e per cercare riscatto per la loro carriera. Infine ogni qual volta è stato ceduto un giocatore di primaria importanza, è stata ottenuta una plusvalenza non indifferente.

Napoli: De Laurentiis, Higuain e i tifosi. Un triangolo di fuoco

Il Presente:

Il Napoli gioca in un campionato in cui l’unica squadra di livello internazionale è la Juventus. Negli anni il gap con i bianconeri non è mai stato colmato. Le differenze sono evidenti per molteplici aspetti: due rose di valore diverso, non avere strutture di allenamento adeguate e di cui la società non è proprietaria, non avere uno stadio di proprietà, non aver formato un forte settore giovanile, non aver strutturato l’azienda con un’organizzazione superiore. Quando si è avuta l’occasione per fare il salto di qualità e provare a vincere, è stato deciso di non farlo. Le prove oggettive ci sono, basta guardare a ritroso, ad ogni finestra di mercato di riparazione (quella di gennaio) o le telenovelas che si aprono ad ogni calciomercato estivo. In 12 anni se il Presidente del Napoli non si è potuto permettere di acquistare 4 campioni, avrebbe potuto almeno provvedere a costruire, ad esempio, un centro sportivo di qualità. O investire negli ambiti si cui si è parlato in precedenza. Perché non è stato fatto? Perché (conoscendo il valore degli introiti e del fatturato) quando si è chiesto di investire (nel modo giusto senza inutili follie), si è agitato lo spauracchio del fallimento? Tuttavia i giocatori più forti hanno avuto sempre un contratto che prevedesse il pagamento di una clausola, in caso di cessione.

Il futuro:

È difficile ogni volta che una stagione inizia o finisce sperare e credere, è più facile illudersi e imprecare. Tutto potrà succedere e tutti si augurano che in futuro il Napoli vinca lo scudetto. Purtroppo l’andamento del progetto De Laurentiis dimostra ben altro. Si può essere comunque contenti di lottare un anno si e uno no per il secondo posto, si può essere contenti di aver vinto in 12 anni due Coppe Italia e una Super Coppa (ed è vero che erano anni che non si vinceva, si veniva dal fallimento ecc.ecc.), si può essere contenti di fare un anno la Champions e i due successivi l’Europa League. Ma si può essere contenti del fatto che tutto questo sia conveniente solo per la società?

Mario Sconcerti ha scritto su Il Corriere della Sera:

La cessione di Higuain è per il Napoli un’opportunità. Sarebbe importante per la città se De Laurentiis decidesse di coglierla. Non giriamo intorno a un finto problema, la realtà capovolta è che il Napoli adesso può comprare Pogba. La vera domanda è perché non lo faccia. E perché Pogba rifiuterebbe“.

Il Presidente sa meglio di tutti cosa fare dei 90 milioni. Dunque, al prossimo acquisto, alla prossima clausola e al prossimo tesoretto da non investire. Alla prossima Coppa Italia, alla prossima vittoria del campionato d’inverno, alla prossima bella ma inutile prestazione in Champions. Ma tanto il bilancio è in attivo e la bacheca dei trofei è, come diciamo noi, vacante! (o no?).