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Laureati e non disoccupati, la classifica delle Università migliori in Campania

È ormai cosa nota che in Campania la quota di giovani (quindi in età compresa tra i 25 e i 34 anni) con un lavoro retribuito è sotto il 50%, senza distinzione fra chi lavora in nero e chi ha un lavoro precario. Un dato che fa rabbrividire ma che raddoppia se si considera chi ha scelto di prendere un titolo di studio: 80% contro 40,8%.

In Campania l’anno scorso ci sono stati 29.980 neolaureati: 16.769 di primo livello, 8.222 magistrali e infine 4.600 a ciclo unico, oltre ai laureati ai corsi pre-riforma. Fra di loro la maggior parte ha lavorato durante gli anni di studio della biennale (66.2%) e magistrale (67.5%), mentre solo il 7.9% ha fatto esperienze al’estero riconosciute dall’Università, come l’Erasmus.

Nei mesi scorsi l’organizzazione interuniversitaria Almalaurea  ha testato i sette atenei campani per verificare quanti dei suoi studenti trovino effettivamente lavoro dopo il conseguimento del titolo di studio e quale sia il livello di retribuzione, e i dati ottenuti (relativi all’anno 2018) sono quantomeno incoraggianti: in media il 59% degli studenti campani trova lavoro ad un anno dalla laurea, dato che aumenta o diminuisce in base all’ateneo che si sceglie.

LA CLASSIFICA DELLE UNIVERSITA’ – La medaglia d’oro per quantità di neolaureati impiegati va all’Università Orientale con il 64%, di cui però solo il 32% svolge un lavoro effettivamente collegato al proprio corso di studi. Poco esaltante la paga (996 euro medi mensili). L’Università degli studi di Napoli Federico II, l’università napoletana più antica, si colloca al primo posto per il tasso di retribuzione dei suoi ex studenti: una media di 1.460 euro, che supera di poco (un euro) la media nazionale; la maggior parte dei laureati alla Federico II è impiegata nel settore privato (79%), e solo il 19% nel pubblico, mentre il 23% è impiegato nell’ambito industriale.

Dati positivi anche per l’Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli:  il 64% degli impiegati campani ritiene che la laurea conseguita in questo ateneo sia molto efficace per il proprio attuale lavoro, e il 54% dichiara di utilizzare spesso le competenze acquisite. L’unica università privata napoletana, la Suor Orsola Benincasa, ha la più alta percentuale di ex studenti impiegati nel settore pubblico (58%) e soprattutto nel settore dei servizi (96.7%).

Dell’Università Parthenope è l’80.1% dei laureati ad aver trovato un lavoro entro 5 anni dalla laurea, mentre il tasso di disoccupazione è del 10.4%; poco sotto si colloca l’Università degli studi di Salerno, con il 77.7% di ex studenti attualmente impiegati e il 28% che ad un anno dalla laurea hanno un lavoro part-time. L’ultima università presa in esame da Almalaurea è l’Università del Sannio, che si guadagna il secondo posto sul podio delle retribuzioni ad un anno dal conseguimento della laurea, e il 56.7% considera le conoscenze acquisite all’università molto utili per il proprio mestiere.

portone federico II