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Pianura Padana la più inquinata d’Italia, le immagini shock del satellite

L’inquinamento, si sa, è un problema estremamente attuale nel mondo: sebbene nel nostro paese nessun luogo sia alla pari di megalopoli come Shanghai, che è una delle città più inquinate al mondo, esistono comunque aree nella quale l’aria è particolarmente inquinata.

È il caso della Pianura Padana, che secondo quanto emerge dai dati dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha una concentrazione di polveri sottili (Pm10) che è la più alta d’Europa: una situazione resa evidente da un’immagine del Copernicus Sentinel, un satellite dell’ESA che ha lo scopo di monitorare la situazione dell’inquinamento nel mondo e che mostra un’area rossa che indica proprio la quantità di polveri sottili accumulate nella zona.

La conformazione geologica della Pianura Padana purtroppo la rende soggetta a questo tipo di problemi: trattandosi di un’area pianeggiante e racchiusa da due imponenti catene montuose (Appennini al sud e Alpi al nord), l’aria ristagna e viene racchiusa nella valle con un effetto cuscinetto che è anche responsabile delle estati torride che caratterizzano la zona.

I dati raccolti da Copernicus sono stati raccolti tra gennaio e aprile del 2019 sono preoccupanti soprattutto per quanto riguarda la presenza di biossido d’azoto (NO2), la cui emissione è causata dalle industrie e dai motori diesel, ma anche da alcuni metodi di coltivazione e concimazione nei campi agricoli. Le conseguenze per la salute sono serie, dato che gli ossidi di azoto causano innanzitutto problemi respiratori.

La Commissione Europea ha avviato due procedure d’infrazione contro l’Italia per non aver applicato correttamente la direttiva 2008/50/CE, per il superamento continuo dei valori limite delle polveri sottili e del biossido di azoto. Le ripercussioni sull’Italia in caso di una condanna sarebbero sanzioni e persino la riduzione dei fondi strutturali europei.

A Torino nei giorni scorsi si è tenuto il Clean Air Dialogue, un evento che ha coinvolto diversi esponenti governativi, come il sindaco Chiara Appendino, alcuni rappresentanti della regione, il commissario europeo all’Ambiente Karmenu Vella, e il ministro dell’ambiente Sergio Costa, che ha affermato: “Abbiamo riunito gli ‘stati generali’ dell’aria, una due giorni senza precedenti: in modo strutturato rispetto al passato, in modo risolutivo e inclusivo, per affrontare quella che è una vera e propria emergenza”.