Continuano le aggressioni nei confronti del personale ospedaliero del Vecchio Pellegrini: nonostante il flash mob contro la violenza negli ospedali, cui hanno partecipato medici, infermieri e vertici dell’Asl Napoli 1 Centro, tra ieri e oggi ci sono stati ben due episodi di violenza a poche ore di distanza l’uno dall’altro che hanno messo a rischio il personale sanitario del Pellegrini.
Dopo le 23 di ieri un paziente è arrivato con alcuni familiari accusando un forte mal di stomaco che durava da diversi giorni: nonostante avesse già effettuato alcuni esami clinici l’uomo ha avuto un’esplosione di violenza poiché non voleva dover aspettare di essere visitato. Insieme ai suoi parenti ha rivolto insulti e minacce a medici e infermieri che hanno quindi chiamato le forze dell’ordine.
Stamattina invece è avvenuto un episodio simile quando una paziente e alcuni familiari hanno iniziato ad aggredire verbalmente il personale medico perché ritenevano di aspettare troppo tempo per la visita. I poliziotti dell’ufficio prevenzione generale della Questura chiamati dai membri dello staff stanno procedendo all’ identificazione delle persone coinvolte negli episodi.
La serie di episodi di violenza avvenuti nell’ospedale ha dell’assurdo: ad aprile una dottoressa era stata schiaffeggiata dal figlio di una paziente e più di recente c’è stato l’attacco di un sicario che ha esploso alcuni colpi di pistola nel cortile dell’ospedale ferendo tre persone. Dopo gli ultimi due scoppi di violenza da parte dei pazienti sono ben sei i membri dello staff del Vecchio Pellegrini soggetti a forti stati di ansia provocati dalle aggressioni. “Non è possibile lavorare con la continua preoccupazione di ricevere botte o minacce – hanno affermato i sanitari – chiediamo aiuto e collaborazione a tutte le istituzioni”.

