Prefetto con funzioni di Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza per l’espletamento delle funzioni vicarie presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza. E’ la nomina ricevuta dal questore di Napoli, Antonio De Iesu, al termine del Consiglio dei Ministri del 20 maggio.
Dopo due anni alla guida dei poliziotti napoletani, De Iesu, 63 anni, andrà a Roma per assumere “un meritatissimo incarico”, così come annunciato la scorsa settimana dal capo della polizia Franco Gabrielli nel corso di una vista nel Rione Sanità.
De Iesu ha ricevuto i complimenti “dalle donne e dagli uomini” della Questura di Napoli. Attestati di stima che suggellano un biennio dove la polizia, e più in generale le forze dell’ordine, grazie anche all’ottimo lavoro di sinergia, sono riuscite a portare a termine importanti operazione contro la criminalità organizzata partenopea (e non solo).
Per la successione al vertice di via Medina la candidatura più accreditata sarebbe quella di Alessandro Giuliano, dirigente dello “Sco”, il Servizio centrale operativo. 51 anni, figlio di Boris, capo della Mobile di Palermo che nel 1979 fu ucciso dalla mafia. Ma circola anche il nome dell’attuale questore di Catania, il napoletano Alberto Francini, che raggiungerebbe Antonio Salvago, nuoco capo della Squadra Mobile partenopea, arrivato a inizio maggio proprio dalla città siciliana.

