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Spunta una testimone dietro il fermo di Armando del Re: “Ho visto la targa”

A far culminare l’inchiesta nel fermo del 29enne Armando Del Re, e del fratello Antonio, è stata una testimonianza. C’è una donna che ha memorizzato la targa dell’uomo responsabile del tentato agguato a piazza Nazionale, quello in cui ha rischiato di perdere la vita la piccola Noemi, e che aveva come obiettivo Salvatore Nurcaro, 31enne di San Giovanni ferito al collo e al torace.

Il retroscena, riportato nell’edizione del Mattino online, è stato messo in evidenza durante la convalida di fermo dei Del Re, discussa lo scorso pomeriggio dinanzi al gip di Siena, originario di Napoli, Alessandro Buccino Grimaldi. Dalle immagini di videosorveglianza spuntano però dei dettagli contrastanti in quanto, l’uomo a bordo dello scooter, appare in due video nei minuti successivi all’agguato, ma con abiti diversi. E’ probabile che l’uomo abbia deciso di cambiare i vestiti proprio per eludere eventuali controlli, ma su questo punto si dovranno concentrare le indagini.

Per ora Armando Del Re ha dichiarato:

“Non sono io quello del video – ha spiegato, come riporta il Mattino – abito nella zona delle Case nuove, quel giorno ero in casa o con i miei parenti, ha spiegato al Gip Alessandro Buccino Grimaldi. E al suo avvocato, il penalista napoletano Claudio Davino, ha spiegato: “i giornali mi stanno massacrando per questa storia della piccola ferita, ma non c’entro, quando questa storia finirà, sarò un uomo massacrato”.

Il presunto sicario e del suo complice, ritenuti gli autori dell’agguato avvenuto in piazza Nazionale lo scorso venerdì, le condizioni della piccola Noemi sono migliorate. La piccola, vittima innocente del raid armato che sarebbe stato eseguito da Armando Del Re con l’aiuto del fratello Antonio, è ricoverata presso l’ospedale Santobono di Napoli.

La bimba, secondo l’ultimo bolletino medico, sta respirando senza l’ausilio della ventilazione meccanica. Secondo quanto riportato da Gianni Simioli, all’interno della trasmissione da lui condotta su Radio Marte – “La Radiazza – Noemi appena si sarebbe risvegliata ed avrebbe chiesto di avere le sue bambole.

Secondo quanto riporta il Mattino, la bimba, una volta sveglia avrebbe domandato perché si trovasse in ospedale. Noemi è cosciente ha saputo dire il suo nome e la sua età. Il medico primario, Massimo Cardone, insieme alla famiglia, le ha spiegato che ha avuto un incidente, senza entrare nei dettagli.

“Sono stato io, per rompere il ghiaccio, a chiedere quali fossero le sue bambole preferite – ha spiegato a Il Mattino Massimo Cardone -. È una bella bambina, veramente una bella e dolce bambina. Come tutti quelli che assistiamo qui con la stessa dedizione. Ad un certo punto le ho chiesto di tossire per almeno tre volte. Lei lo ha rimarcato subito e al mio insistere si è spazientita e mi ha liquidato come uno scocciatore”.

Il processo di riabilitazione è ancora lungo pertanto la prognosi resta riservata, ma intanto la piccola è stata estubata, anche se continua ad essere assistiti da una mascherina di ossigeno. Al momento pare che Noemi non ricordi nulla di quanto accaduto venerdì nell’agguato che le ha quasi strappato la vita, alla quale la piccola si è attaccata con forza riuscendo a vincere.

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PRESI IL SICARIO E SUO FRATELLO – Si chiama Armando Del Re il sicario che durante l’agguato di venerdì scorso, avvenuto in Piazza Nazionale – nei confronti del pregiudicato Salvatore Nurcaro – ha ferito gravemente la piccola Noemi. L’uomo, che secondo quanto emerge dai suoi profili social avrebbe quattro figli piccoli, è stato catturato a SienaAnche il fratello Antonio, 18enne, che ne avrebbe coperto la fuga, è finito in manette. Entrambi sono accusati di tentato omicidio premeditato. Il 18enne è accusato anche di favoreggiamento in quanto avrebbe aiutato il fratello nella fuga.

LA SVOLTA NELLE INDAGINI – A dare un’accelerata alle indagini sono stati i filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti in piazza Nazionale e lungo il tragitto coperto dal killer. Armando Del Re è stato arrestato in un’operazione di PoliziaCarabinieri e Guardia di Finanza sotto il coordinamento della Procura di Napoli guidata da Giovanni Melillo.

IL MOVENTE – Non è stato ancora rivelato il movente dell’azione che ha portato al ferimento di Noemi ma dalla Procura rendono noto che è di chiaro stampo camorristico. Vengono quindi a cadere le ipotesi che si stavano facendo avanti circa la possibilità che l’agguato nei confronti di Nurcaro fosse maturato per questioni personali.

Antonio e Armando Del Re