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“Pagate o vi spariamo”: operai fuggono da Napoli, abbandonato il cantiere di Porta Capuana

Il Comune: lavori riprenderanno lunedì

Hanno abbandonato il cantiere per i lavori di restyling di Porta Capuana a Napoli, portando via escavatori e ferri del mestiere, dopo le insistenti richieste di racket arrivate da un uomo arrivato in scooter e coperto da casco integrale, ambasciatore di quelli della Maddalena. L’epilogo nella giornata di mercoledì 8 maggio: nessun operaio si è presentato nel cantiere finanziato nell’ambito del Grande Progetto Unesco e affidato a una ditta di Isernia, la Spinosa Costruzioni, vincitrice del bando promosso dal comune di Napoli.

Un episodio inquietante quello denunciato da “Il Mattino” che accentua ancora di più l’emergenza camorra in città. “Chiudete il cantiere e venite a parlare, altrimenti vi spariamo uno ad uno”. Minacce denunciate alla polizia dalla società molisana. Ma non è bastato. L’emissario della camorra della Maddalena, zona del centro di Napoli ritenuta dagli investigatori sotto il controllo del clan Ferraiuolo, costola della potente cosca dei Mazzarella, ha continuato a intimorire gli operai, sfilando nei pressi del cantiere più volte negli ultimi giorni. Di fronte alle nuove minacce, anche queste denunciate alla Polizia, la sede centrale della ditta – la Spinosa Costruzioni di Isernia – ha deciso di sospendere le attività e far tornare a casa sia la squadra che i macchinari.

Immediata la risposta del comune che – stando a quanto riporta l’Ansa – fa sapere che il cantiere Unesco riaprirà lunedì. Dopo l’incontro avuto con l’amministrazione presieduta da Luigi de Magistris, la ditta ha dato la sua disponibilità a riaprire il cantiere e a proseguire nei lavori. Pertanto il cantiere sarà di nuovo all’opera già nella giornata di lunedì.