Hanno seguito un’auto noleggiata dalla moglie e così sono arrivati a scovare il luogo dove si nascondeva Ciro Grassia, 55 anni, esponente di spicco del clan Rinaldi attivo nell’area orientale della città di Napoli. E’ finita dopo poco più di cinque mesi la latitanza di uno dei fedelissimo del boss Ciro Rinaldi, alias “My Way”, arrestato nel febbraio scorso.
CLAN DECIMATO – L’operazione è stata eseguita dai carabinieri della sezione Catturandi di Napoli che hanno localizzato e catturato Grassia, originario di Ponticelli e fratello del latitante “Sergiolino“, braccio destro del capoclan. Un duro colpo inferto alla cosca egemone nel Rione Villa a San Giovanni a Teduccio, in perenne contrasto con i rivali dei Mazzarella, già durante colpita da arresti e dall’omicidio, il 9 aprile scorso, di Luigi Mignano, cognato di Rinaldi, giustiziato dai killer mentre accompagnava il nipotino a scuola nel cuore della “46” (il Rione Villa, ndr).
Grassia era ricercato dal dicembre 2018 poiché destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla procura generale di Napoli: dovrà espiare 5 anni di reclusione per estorsione aggravata dal metodo mafioso.
PROVVISTE PER LA LATITANZA – Gli investigatori della Catturandi sono arrivati a Ciro Grassia seguendo gli spostamenti della moglie che, partita da Napoli su una vettura presa a noleggio, lo aveva raggiunto ad Acerra. I due si sono incontrati nei pressi di un supermercato per fare la spesa e ricaricare di provviste l’abitazione dove il latitante si rifugiava. I militari dal quel momento ne hanno monitorato a distanza i movimenti aspettando il momento utile per intervenire in sicurezza e non far correre rischi ai numerosi clienti che affollavano l’attività.
OCCHIALI DA LETTURA – Il momento propizio si è presentato all’uscita: la coppia è entrata in un vicino negozio di ottica a comprare occhiali da lettura. All’uscita, con nessuna persona estranea nelle vicinanze, Ciro Grassia e la moglie sono stati bloccati. Proseguono intanto le attività per ricostruire la rete di complicità che finora gli aveva permesso di stare alla macchia, l’arrestato è stato tradotto in carcere.
NE RESTANO DUE – Dopo l’arresto di Raffaele Maddaluno, consegnatosi a inizio marzo, e quello di Ciro Grassia, sono due adesso i latitanti di spicco del clan Rinaldi. Si tratta di Sergio Grassia e di Raffaele Oliviero, detto ‘o pop.
