In occasione di una mostra organizzata a 25 anni dalla scomparsa del grande attore, ecco le parole scritte dal futuro regista premio oscar
Sono passati 25 anni, un quarto di secolo dalla scomparsa di Massimo Troisi. Il grande attore e regista originario di San Giorgio a Cremano ha lasciato un vuoto enorme, non solo nel mondo del cinema ma anche nei cuori dei suoi fan.
Per l’occasione è stata organizzata una mostra “Troisi poeta Massimo” presso il Teatro dei Dioscuri al Quirinale di Roma. L’evento andrà in scena dal 17 aprile al 30 giugno e comprenderà materiale – anche inedito – fotografico e multimediale.
L’iniziativa è stata promossa dall’Istituto Luce-Cinecittà con 30 Miles Film, in collaborazione con Archivio Enrico Appetito, Rai Teche, Cinecittà si Mostra. L’esposizione è a cura di Nevio De Pascalis e Marco Dionisi e la supervisione è di Stefano Veneruso.
Proprio ieri è spuntata, non a caso, una lettera scritta da Paolo Sorrentino con la macchina da scrivere. Un reperto che fissa una linea temporale del cinema italiano (e napoletano): passato, presente e futuro.
Il futuro regista, premio oscar per “La Grande Bellezza” – all’epoca studente di economia e commercio – chiedeva al Maestro Troisi di iniziare a collaborare con lui come aiutante alla regia per coltivare il suo sogno, ad oggi, diventato realtà.
LA LETTERA –


